Albenga. Dopo un mese di digiuno, dedicato alla preghiera, alla meditazione e all’autodisciplina, venti giorni fa è finito il periodo del Ramadan. Un’occasione importante anche per i mille musulmani che frequentano la moschea di Albenga, la più grande della Liguria.
“Molti sono partiti per le ferie in Algeria, Tunisia, Marocco ed Egitto. Per la nostra moschea è un periodo di pausa estiva, ma alla preghiera del venerdì i fedeli non mancano – assicura Abdelazziz Sofi, presidente del centro islamico albenganese – Non sono a conoscenza degli arresti e dell’indagine della polizia – dice a proposito del blitz della polposte, digos e mobile – ma una cosa la posso dire con certezza: la nostra moschea è super vigilata grazie al sistema di telecamere che riprendono l’interno e l’ingresso del centro islamico di regione Bagnoli. E’ una questione di sicurezza anche per noi dopo gli attentati terroristici che si sono succeduti negli ultimi giorni in Europa”.
“Attentati che – ripete Sofi -condanniamo fermamente. Proprio ieri ho chiamato don Luca Gabriel, il segretario del vescovo coadiutore Guglielmo Borghetti per esprimere la nostra totale solidarietà e profondo cordoglio per i tragici fatti di Rouen, in Francia. Condanniamo i terroristi perché la nostra moschea, ormai da anni, ha aperto un ponte di dialogo con tutta la comunità locale e anche con la chiesa locale”.
E vogliono anche invitare gli albenganesi e non solo loro a frequentare la nostra moschea per rendersi conto di persona che questo è un luogo aperto a tutti dove si prega e dove si possono conoscere persone che lavorano e che credono ciecamente nella fratellanza e nell’amicizia”.
Pronti dunque a tendere una mano ed accogliere tutti, anche i cristiani come segno di rispetto e amicizia.