Albenga. Quando li ha visti non ci ha pensato un attimo. Li ha presi, è entrata in banca e li ha restituiti all’impiegato, che si è subito attivato per risalire al loro legittimo proprietario. Lei dice di non aver fatto “nulla di che”, ma certi piccoli gesti di onestà (che al giorno d’oggi sono merce sempre più rara) vanno raccontati e apprezzati come meritano.
Oggi pomeriggio E.P., toiranese con impiego ad Albenga, ha trovato e riconsegnato alla filiale della sua banca 470 euro che qualche cliente ha prelevato al bancomat ma poi, forse distratto, ha dimenticato di mettersi nel portafogli lasciandoli allo sportello.
Il “ritrovamento” è avvenuto oggi pomeriggio: “Mi sono recata alla cassa continua per versare alcuni contanti – racconta lei – quando ho notato una mazzetta di banconote incustodita allo sportello del bancomat. Mi sono avvicinata e li ho presi e senza pensarci un attimo sono entrata all’interno della filiale e li ho riconsegnati ad uno degli impiegati”.
E così i soldi potranno presto essere restituiti al suo possessore originario: “L’addetto mi ha spiegato che possono risalire facilmente all’identità del cliente che li ha prelevati e quindi restituirglieli senza difficoltà”.
Un piccolo-grande atto di onestà che forse non tutti avrebbero compiuto ma che per E.P. non rappresenta nulla di strano: “Quando ho preso il denaro in mano non ci ho pensato un attimo e ho deciso subito di restituirlo. Certo, oggi come oggi qualche soldo in più fa comodo, ma io personalmente preferisco dormire la notte. Se li avessi tenuti mi sarei sentita in colpa non so per quanto tempo”.
E poi c’è il karma: “Mi sono immaginata come si deve essere sentita la persona che li aveva persi. Di sicuro avrà sperato che qualcuno di onesto li trovasse e li restituisse. Io almeno avrei voluto quello, al posto suo. Forse in questo senso sono una ‘pecora bianca’, ma credo di non essere l’unica. Anzi, ne sono sicura”.