Savona. Far scadere i termini e lasciare che il reparto chiuda e i dipendenti vadano in mobilità; bandire una nuova gara e individuare un altro soggetto (che potrebbe essere la stessa Gsl) a cui affidare la gestione della struttura. Il tutto in attesa della sentenza del Tar, che potrebbe anche dare ragione all’azienda e quindi rendere inutile lo stesso bando di gara.
Sarebbero queste le intenzioni della Regione per chiudere definitivamente la pratica relativa al futuro di Gsl, l’azienda che gestisce il reparto di ortopedia dell’ospedale Santa Maria di Misericordia di Albenga.
Il quadro è emerso in occasione del recente incontro tra Regione, sindacati e lavoratori.
I quali, se il quadro venisse confermato, resterebbero per tre mesi senza lavoro (dal 31 luglio e fino all’espletamento delle pratiche relative alla gara) e in attesa degli esiti del bando di gara e soprattutto del ricorso al Tar.
Il quadro è chiaro: la Regione non concederà alcuna proroga all’accordo che la lega all’azienda e che quindi scadrà come previsto il 31 luglio. Lunedì, però, la stessa Regione pubblicherà un bando di gara con rito breve per individuare un soggetto che tenga in piedi il reparto in via provvisoria e fino a che non verrà pubblicata la gara di respiro europeo.
Nei piani della Regione, tale gestore provvisorio dovrebbe essere individuato entro ottobre. Le gare con rito breve, infatti, hanno un periodo di pubblicazione di soli 52 giorni e (almeno nei piani del governo regionale) e pertanto dovrebbe portare alla nomina del nuovo gestore entro il primo ottobre. Questo, ovviamente, al netto di eventuali ricorsi al Tar e successivi ricorsi al Consiglio di Stato che potrebbero far slittare l’assegnazione anche di sei mesi.
Questa operazione sarà portata avanti in attesa della pronuncia del Tar in merito al ricorso presentato dall’azienda. Qualora il Tribunale Amministrativo dovesse dare ragione all’azienda, infatti, Gsl resterebbe “in sella” e quindi tutta la nuova gara verrebbe annullata. Il Tar dovrebbe pronunciarsi entro la metà del mese di ottobre.
Nel frattempo, il destino dei dipendenti pare segnato. A fine luglio, come detto, scadrà la proroga. Da quella data e per i tre mesi successivi, i lavoratori resteranno in mobilità. In attesa, come detto, che arrivi ottobre: se Gsl vincerà il ricorso, tutto resterà com’è e i dipendenti torneranno a lavorare nella stessa azienda presso cui hanno prestato servizio finora; se Gsl perderà il ricorso, i lavoratori potrebbero essere riassorbiti dall’azienda che si aggiudicherà la nuova gara della Regione.
Stessa sorte toccherà ai chirurghi, che nei tre mesi di fermo andranno però ad operare altrove.
Insomma, la Regione pare puntare sulla mobilità dei lavoratori. Nel frattempo pubblicherà un nuovo bando di gara (al quale potrebbe partecipare la stessa azienda) e attenderà le decisioni del Tar.
Il quadro, come detto, è stato delineato nel corso di un incontro avvenuto oggi tra Regione, sindacati e lavoratori. Secondo indiscrezioni, al vertice non ha potuto prendere parte il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale Angelo Vaccarezza, che dopo essersi schierato in prima linea a sostegno dei lavoratori e della sopravvivenza del reparto dell’ospedale di Albenga oggi pare sia “rimasto fuori dalla porta”.
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