Vado Ligure. I dipendenti di Tirreno Power tornano in strada. Oggi pomeriggio i lavoratori della centrale termoelettrica vadese hanno organizzato un nuovo presidio davanti ai cancelli dello stabilimento, all’altezza della rotonda di via Diaz. La manifestazione si svolge in concomitanza con l’assemblea del personale.
“La nostra iniziativa – spiegano dalla Rsu – è volta ad ottenere un risultato positivo dall’incontro organizzato al ministero dello sviluppo economico in occasione del quale i sindacati confederali, i sindaci della provincia e la Regione chiederanno al governo il riconoscimento di ‘stato di area di crisi complessa’ per il tessuto industriale savonese”.
Una misura che consentirebbe di far fronte alla crisi che sta interessando anche la Bombardier di Vado Ligure e la Piaggio di Villanova d’Albenga: “Nel nostro caso – prosegue la Rsu – tale risultato consentirebbe di prorogare gli ammortizzatori sociali in attesa di una reindustrializzazione delle aree legate alla produzione di energia a carbone in dismissione”.
“E’ fondamentale che la Regione, soggetto preposto secondo la normativa applicabile, presenti al Mise l’istanza per il riconoscimento di ‘area di crisi industriale complessa’ per il territorio della provincia di Savona con il coinvolgimento di tutti i soggetti interessati e l’individuazione dei riferimenti operativi e dei supporti tecnici idonei”, concludono dalla rappresentanza sindacale aziendale.
Intanto da Roma paiono arrivare buone notizie. Oggi al Mise si è svolto l’incontro tra enti locali, sindacati e governo per discutere della grave crisi industriale che affligge il territorio savonese e che preoccupa per il futuro occupazionale di migliaia di lavoratori. Il vertice è andato bene, come spiega il segretario generale reggente della Camera Territoriale della Uil di Savona Emanuele Gustavino: “Il rappresentante del Governo ci ha dato rassicurazioni sia dal punto di vista della crisi industriale che dal punto di vista degli ammortizzatori sociali per i lavoratori coinvolti”.