Loano. E’ stato presentato ufficialmente questa mattina, nel corso del convegno sulla “Ottimizzazione energetica nella depurazione dei reflui” tenutosi al Loano2Village di via degli Alpini a Loano, la nuova “Blu Academy” di Servizi Ambientali, la società a partecipazione pubblica che gestisce il depuratore consortile delle ex cave di località Cappellotti a Borghetto.
La “Blu Academy” è un “percorso” elaborato dalla dirigenza di Servizi Ambientali che si pone come obiettivi primari quelli di promuovere e veicolare l’idea che la tecnologia ambientale e la depurazione siano concetti perfettamente compatibili e il fatto che alcuni processi realizzati dalle macchine (come appunto la depurazione) possano essere poco impattanti e addirittura virtuosi.
“La Servizi Ambientali – spiegano i vertici societari – ha in sé questa vocazione scientifico-ambientale. Negli ultimi anni abbiamo lavorato per la realizzazione di progetti che riuscissero a coniugare la scienza, l’ambiente, il turismo e lo sviluppo economico del nostro territorio. Il parco ambientale che dovrebbe essere realizzato alle spalle del depuratore ne è l’esempio più lampante. Ma il depuratore stesso è una struttura di eccellenza, unica nel suo genere, che in tantissimi ci ‘invidiano’ e vogliono visitare e conoscere meglio. La ‘Blu Academy’, quindi, è la istituzionalizzazione di questa nostra visione”.
“Il suo obiettivo è quello di creare una sorta di coscienza ambientale collettiva tramite incontri sul tema dell’ambiente e delle energie alternative; informare e promuovere le nuove tecnologie in questo settore; ricercare e innovare nel campo della sperimentazione; realizzare il parco tematico con laboratori a cielo aperto”.
Il seminario di oggi aveva l’obiettivo di esaminare i consumi energetici degli impianti di depurazione (che costituiscono la voce di spesa più alta per questo genere di strutture) e gli ultimi ritrovati tecnologici in ambito di risparmio delle risorse.
Dopo gli interventi del presidente di Servizi Ambientali Mario Baucia e del direttore Giovanni Paolo Paganelli, sono intervenuti Renato Vismara del politecnico di Milano (sul tema “Depurare di più con meno energia”); Francesco Mazzitelli di Sct (sul tema della “Ottimizzazione dei sollevamenti mediante automazione e telecontrollo”), Riccardo Isola (sulla “Progettazione dei sollevamenti fognari. Soluzioni tecniche ed applicazioni particolari”); Marco Leoncavallo di Xylem (sul “Miglioramento delle prestazioni del sistema di areazione”); Pietro Negro (sulla “Regolazione evoluta dell’aerazione. Sensori e Controlli”); Moreno Di Pofi di General Electric (sul tema di “Un impianto di depurazione energeticamente autosostenibile”); Donato Massignani di “Nuove Energie” (su “Poster: la filtrazione Side-Stream. L’impegno di Servizi Ambientali nella sperimentazione”).
Tra gli interventi, di particolare rilievo è stato quello di Di Pofi, che ha puntato l’obiettivo sullo sviluppo delle tecnologie ecosostenibili applicate alla depurazione dei reflui fognari. La General Electric è l’azienda che ha brevettato le membrane ad ultra-filtrazione, che è la tecnologia di depurazione su cui si basa il depuratore di Borghetto.
Dopo il pranzo, alle 15, c’è stata la visita all’impianto depurazione delle ex cave di località Cappellotti, gestito appunto dalla Servizi Ambientali.
“Organizzare questo convegno è per noi motivo di enorme orgoglio – spiegano da Servizi Ambientali – Il nostro depuratore è unanimemente riconosciuto come una delle strutture più all’avanguardia nel suo genere. Questo per tre motivi fondamentali: il nostro è stato il primo impianto in Italia ad essere progettato affinché si basasse totalmente sulla tecnologia delle membrane ad ultra-filtrazione. E’ un impianto totalmente automatico e tele-controllato (cosa che lo scorso anno ci ha permesso di ottenere il riconoscimento della rivista ‘Automazioni Industriali’). Infine, la sua realizzazione ha permesso il recupero di un’area compromessa come le ex cave di località Cappellotti”.