Manovre

Savona, si lavora alla giunta: Nuovo Centrodestra in Regione a caccia di un posto

Bussalai e Marcenaro "avvistati" a Genova: trattativa in corso con Toti?

ncd nuovo centrodestra marcenaro bussalai

Savona. Due giorni fa, quando per la prima volta su IVG.it abbiamo provato ad ipotizzare alcuni nomi per la prossima giunta Caprioglio, avevamo “assegnato” almeno due posti alla Lega Nord, uno o due a Forza Italia, uno a Fratelli d’Italia, uno alla lista civica, uno agli “alleati” dell’ultima ora (ossia quelli giunti in soccorso al ballottaggio) e uno per un assessore esterno. Nella nostro giocoso Risiko avevamo lasciato fuori una delle forze politiche appartenenti alla coalizione, ossia il Nuovo Centrodestra-Area Popolare.

Due le ragioni alla base di questa scelta. Da un lato il dato puramente “numerico”: complici i posti per gli assessori esterni e la necessità di ‘quote rosa’, il rischio è quello che non ci sia “posto per tutti”. Dall’altro lato c’è l’aspetto prettamente politico. Innanzitutto la Lega è il primo partito, e come tale chiederà di essere adeguatamente rappresentata in giunta. Subito dopo viene Forza Italia: ha schierato il “campione” di preferenze Piero Santi (da solo ha portato il 25% dei voti della lista), ma anche e soprattutto il presidente regionale Giovanni Toti, il cui apporto costante alla campagna elettorale potrebbe essere stato decisivo. Il “terzo posto” in classifica se lo contendono dunque Ncd (Area Popolare) e Fratelli d’Italia, che però pare avere numeri più convincenti (come dimostra l’exploit di Emiliano Martino, 136 voti alla sua prima esperienza) ma soprattutto ha nelle sue file Alessandro Parino: considerato uno dei “pezzi da 90” dello schieramento per esperienza e capacità mediatica, ha seguito passo passo la campagna di Caprioglio tanto da essere uno dei pochi a trascorrere con lei la lunga veglia del ballottaggio.

E per questo diventa decisivo capire il reale peso dell’Ncd nel risultato elettorale di Vince Savona, lista nella quale il partito era confluito insieme a Forza Italia e FdI. Più di uno, nel centrodestra, sembra convinto che quel peso sia ridotto: a dimostrarlo il risultato di Luigi Bussalai (123 preferenze), tutto sommato deludente se si tiene conto che era consigliere comunale uscente nonché ex assessore provinciale con Vaccarezza.

A tutto ciò va aggiunto un ultimo dettaglio, ossia quello di Spotorno. Le altre forze del centrodestra, che sostenevano Franco Bonasera, non hanno gradito la decisione di Matteo Marcenaro (segretario provinciale di Ncd) di candidarsi a sindaco. Il giorno dopo la vittoria di Fiorini, Marcenaro ed il segretario della Lega Ripamonti si sono incontrati a Savona per festeggiare l’approdo al ballottaggio di Caprioglio, ed in quell’occasione non se le sono mandate certo a dire, punzecchiandosi in maniera dura e di fronte a molte persone: l’accusa degli alleati a Marcenaro era quella di aver anteposto l’interesse personale a quello della coalizione, gettando al vento le chance di vittoria (i risultati di Bonasera e Marcenaro, sommati, superavano quello del vincitore Fiorini).

matteo marcenaro luigi bussalai

Tutto, insomma, dallo scarso risultato di Bussalai ai contrasti con Marcenaro, sembra indicare l’esclusione dell’Ncd dalla prossima giunta. E proprio per questo i due politici sembrano essersi “attivati” per tentare di riguadagnare terreno: potrebbe essere letta in questo modo infatti la presenza dei due ieri in Regione (nelle foto, Marcenaro è a sinistra mentre Bussalai sul fondo). Con loro Gino Garibaldi, ex consigliere regionale ed ora coordinatore del partito, e l’attuale consigliere regionale Andrea Costa, anche lui in quota Ncd. La presenza di Marcenaro (anche lui ex consigliere regionale) e Bussalai, si diceva nei corridoi, non è così usuale sotto la Lanterna: facile dunque immaginare una “spedizione” per perorare presso Toti la causa di Bussalai quale assessore nella nuova giunta Caprioglio.

Difficile, ma non impossibile, soprattutto se Toti dovesse decidere di accontentarli per salvaguardare gli equilibri politici a livello regionale. Il puzzle della prossima giunta, insomma, è ben lontano dall’essere delineato.

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