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Savona, dissequestrato lo “chalet” del Movimento 5 Stelle fotogallery

La Polizia Municipale ha tolto i sigilli alla struttura: gli attivisti dovranno smantellarla entro domenica sera

Savona. E’ stato dissequestrato questa mattina alle 12 il gazebo elettorale allestito dal Movimento 5 Stelle in piazza Sisto a Savona. Sullo “chalet” erano stati messi i sigili alla vigilia del voto per le amministrative.

Secondo la polizia municipale il gazebo violava la normativa sul “silenzio elettorale” perché sulla struttura, usata come point elettorale durante la campagna, il giorno precedente il voto continuavano a sventolare due bandiere del MoVimento, mentre gli attivisti proseguivano nella opera di volantinaggio.

Oggi, dopo che il gazebo è rimasto chiuso per quasi una settimana, i vigili hanno rimosso i sigilli per buona pace degli attivisti del Movimento 5 Stelle che dopo il sequestro avevano gridato all’abuso. Questa la motivazione: “Posta la legittimità del sequestro, come sancito dalla Prefettura – spiega il comandante della Polizia Municipale Igor Aloi – abbiamo provveduto a dissequestrare la struttura perché i responsabili possano smantellarla entro il termine ultimo di domenica sera“.

La bandiera del MoVimento, dunque, tornerà a sventolare avanti al Municipio soltanto per tre giorni: da lunedì l’ormai celebre “chalet” di Piazza Sisto IV scomparirà. Ma gli attivisti del MoVimento promettono battaglia: “Abbiamo detto fin da subito che il sequestro era illegittimo. Noi non stavamo facendo alcuna riunione di propaganda, il che sarebbe stato vietato: come si può rilevare anche dal verbale di accertamento, l’unica cosa che stavamo facendo era esporre le bandiere e fare volantinaggio (entrambe azioni ammesse). Come mai hanno deciso di sequestrarlo proprio il giorno prima delle elezioni? Il M5S fa dell’onestà un punto fondamentale, il fatto che le persone siano passate e abbiano visto il sequestro in corso certamente può averci penalizzato il giorno delle elezioni. Presenteremo nei prossimi giorni un ricorso in Prefettura contro gli atti illeciti della Polizia Municipale: chi ha firmato atti illeciti pagherà, speriamo personalmente“.

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