Savona. “Il sito ha delle grande potenzialità determinate sia dalla sua infrastruttura logistica che dalla sua infrastruttura in termini di facilities e di competenze presenti. Riteniamo che ci possano essere varie fasi di sviluppo, alcune delle quali anche rapide”.
Fabrizio Allegra, direttore generale di Tirreno Power, valuta con ottimismo le prospettive di riqualificazione e rilancio delle aree attualmente occupate dalla centrale Tirreno Power di Vado Ligure. Oggi in Unione Industriali a Savona si tiene un importante incontro che servirà a gettare le basi per la riqualificazione delle aree della centrale termoelettrica vadese.
All’incontro di oggi sono presenti aziende liguri e del Basso Piemonte attraverso le sedi provinciali di Confindustria. Per Tirreno Power ci sono Allegra e Erulo. Sono stati invitati: Edoardo Rixi, assessore allo sviluppo economico e imprenditoria Regione Liguria; Ilaria Caprioglio, sindaco di Savona; Monica Giuliano presidente della provincia di Savona e sindaco di Vado Ligure; Alberto Ferrando, sindaco di Quiliano. Il vertice è introdotto da Elio Guglielmelli, presidente di Unione Industriali Savona, e Luciano Pasquale, presidente della Camera di Commercio Riviera di Liguria-Imperia La spezia Savona.
“Oggi – spiega Allegra – avviamo una nuova fase per il futuro e il rilancio del sito industriale di Vado Ligure, che speriamo possa essere anche a supporto della ripresa del territorio. Abbiamo avviato una prima fase con uno studio di fattibilità e ora siamo nella fase della ricerca attiva delle aziende che sono potenzialmente interessate a rilevare parte del sito per lanciare e avviare nuove attività industriali”.
Per tanti, l’eliminazione delle ciminiere della centrale sarà il simbolo della fine della centrale e della vera e propria trasformazione del sito: “Le ciminiere di Vado Ligure sono indicate nel portolano e quindi sono un punto di riferimento nella mappa dei naviganti ma anche per tutta la popolazione e di noi che lavoriamo in Tirreno Power. Per quanto riguarda il piano di smantellamento delle infrastrutture che non saranno più necessarie, questo sarà vincolato al piano di re-industrializzazione e quindi sarà graduale”.
“Dal punto di vista della bonifica – aggiunge Allegra – tutte le analisi che abbiamo fatto non evidenziano criticità particolari. Per quanto riguarda lo smantellamento, quello sarà funzionale al piano di re-industrializzazione che verrà realizzato con le aziende che saranno partner di questo progetto”.
L’area “fa gola” a molti, ma i nomi delle aziende interessate restano avvolti nel mistero: “Abbiamo avuto contatti preliminari con le aziende interessate. Ora comincia una ricerca molto attiva. Lo studio che abbiamo fatto evidenzia che ci sono vari settori per i quali il sito può essere riutilizzato. Ci possono essere delle infrastrutture molto utili alle aziende meccaniche ed elettromeccaniche che tra l’altro sono molto radicate sul territorio sia per quanto riguarda la Liguria che il basso Piemonte. Le vaste aree collocate vicino al porto di Vado fanno pensare a sviluppi nella logistica, ma queste sono idee preliminari e ce ne possono essere ancora tante altre”.