Loano. La bottiglietta. E’ lì che si concentrano tutte le attenzioni degli inquirenti che stanno indagando sul terribile incidente che ha coinvolto un turista milanese di 67 anni, Salvatore Mele, che ha ingerito un prodotto caustico contenuto nell’acqua frizzante che ha acquistato al bar della spiaggia libera attrezzata “Delfino” di Loano.
Le diverse testimonianze raccolte dai carabinieri hanno confermato che l’odore della sostanza nociva proveniva dalla bottiglietta che era sigillata ed è stata aperta al momento di essere consegnata al cliente. In queste ore il pm Cristiana Buttiglione e i carabinieri di Albenga attendono l’esito delle analisi delegate all’Arpal di Imperia sulle altre bottiglie di acqua dello stesso lotto che sono state sequestrate al bar. Inoltre la bottiglietta “incriminata” sarà inviata al Ris dei carabinieri per essere analizzata: si cercheranno residui del prodotto caustico, ma anche eventuali minuscoli forellini che potrebbero provare la manomissione del contenitore.
Nel frattempo Salvatore Mele, che ha rimediato delle gravi lesioni allo stomaco e all’esofago, è stato trasferito dall’ospedale Santa Corona in un centro specializzato a San Donato Milanese. L’uomo dovrà essere sottoposto ad un intervento chirurgico e, nel frattempo, i carabinieri hanno delegato i colleghi lombardi di ascoltarlo nuovamente nella speranza che possa emergere qualche nuovo dettaglio utile all’indagine.
Intanto dall’Asl sono stati avviati tutti i protocolli sanitari previsti in questi casi attraverso i quali il produttore di acqua è stato informato dell’accaduto (il lotto di bottigliette sospetto è stato ritirato).