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Nautica, Iva turistica al 10% nei Marina Resort: sì dal Consiglio regionale

L'assessore Giampedrone: "Finalmente un segnale forte per il diportismo ligure"

Marina di Loano

Liguria. “Il provvedimento adottato dal Consiglio regionale costituisce un grande atto concreto a sostegno di un settore strategico in una regione turistica come la Liguria, rappresentato dalla nautica da diporto. Garantire agli approdi turistici lungo le nostre coste la possibilità di poter godere dell’applicazione di un’Iva agevolata va senza dubbio nel segno di una riduzione dell’imposizione fiscale che la Giunta Toti ha come obiettivo di mandato”.

Lo ha affermato l’assessore regionale alle Infrastrutture, Giacomo Giampedrone, in merito all’approvazione, da parte della maggioranza di centrodestra in Consiglio regionale, della proposta di legge Vaccarezza – Muzio per la modifica della Legge regionale n.32 del 12 novembre 2014 (testo unico in materia di strutture turistico ricettive e norme in materia di imprese turistiche). Il Consiglio regionale ha approvato con 16 voti a favore (maggioranza di centro destra), 1 contrario (Rete a Sinistra) e 13 astenuti (Pd e Mov5Stelle) la nuova norma.

Il testo allinea la Liguria al resto d’Italia, cancellando il limite dei 45 giorni di permanenza continuativa entro il quale le imbarcazioni ormeggiate nei Marina Resort potevano usufruire dell’Iva turistica agevolata al 10%: a causa della norma varata dalla precedente amministrazione di centrosinistra, i natanti ormeggiati in uno dei 30 mila posti barca della Liguria pagavano il 10 % di Iva solo fino al 45esimo giorno di ormeggio continuativo, mentre dal 46esimo giorno scattava l’aliquota al 22 %. Da oggi, invece, i Marina Resort della Liguria applicheranno l’Iva agevolata alle imbarcazioni ospiti per tutto l’anno.

“Significativamente importante sarà senza dubbio l’applicazione del provvedimento nel tessuto economico e sociale dell’asta finale del fiume Magra – ha sottolineato l’assessore Giampedrone – che da sempre, con oltre 2000 posti barca disponibili, rappresenta il volano turistico ed economico principale per il settore della nautica da diporto nel levante ligure. Questo comparto ha sollecitato a più riprese la modifica normativa che va senza dubbio a eliminare una penalizzazione rispetto agli approdi turistici delle altre regioni e in primis della Toscana, principale competitor per quella zona della Liguria”.

Per il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Angelo Vaccarezza, primo firmatario della legge, “oggi portiamo la Liguria in Italia. La norma nazionale che istituisce i Marina Resort, ovvero i porticcioli turistici che offrono servizi aggiuntivi a terra rispetto al semplice ormeggio, prevede infatti che su tutto il territorio italiano gli ospiti paghino l’Iva al 10 % per tutto l’anno. Da oggi abbiamo messo in condizione i porti liguri di essere più competitivi rispetto ai competitor di altre regioni, Toscana in testa: ai diportisti che sceglieranno un porto spezzino per ormeggiare la propria barca verranno applicate le stesse tariffe del resto d’Italia, con l’Iva al 10 %. A fine stagione – ha concluso Vaccarezza – convocheremo tutto il mondo del diportismo ligure per valutare eventuali ulteriori modifiche della legge che omologa i Marina Resort alle altre strutture turistico-ricettive così da superare eventuali debolezze”.

Marco De Ferrari (Movimento 5 Stelle) nella relazione di minoranza, dopo aver sottolineato che le coste liguri da molti anni subiscono un pesante processo di cementificazione, anche in seguito della realizzazione di porti turistici, ha preannunciato che il gruppo chiederà “che le tariffe siano tarate proporzionalmente in funzione della sostenibilità ambientale delle imbarcazioni approdanti: tassazioni al minimo sindacale per piccole imbarcazioni a emissioni zero o eco-compatibili a nullo o ridotto impatto ambientale; tariffe più alte e maggiorate per grandi yacht e grandi imbarcazioni non sostenibili e a impatto ambientale elevato”.

Giovanni Lunardon (Pd) nella relazione di minoranza ha rilevato che l’applicazione del ribasso dell’Iva determinerebbe un calo di gettito fiscale pari a 8 milioni di euro e che questo provvedimento esporrebbe la Regione a ricorsi da parte dell’Agenzia delle Entrate. Lunardon ha sottolineato che la disciplina dei marina resort “si riferisce agli ormeggi in transito cioè per l’affitto giornaliero e stagionale, e non per i servizi resi nell’ambito dei contratti annuali per lo stazionamento dell’imbarcazione”. Secondo il consigliere, dunque “l’agevolazione tariffaria vale per l’ormeggio in transito giornalieri e stagionale e non per periodi più lunghi, legando la ricettività alla temporaneità dell’ormeggio”.

Gianni Pastorino (Rete a Sinistra) ha annunciato voto favorevole solo nel caso fossero accolti gli emendamenti presentati da Lunardon. Secondo il consigliere, infatti, “la norma nella forma attuale produce come conseguenza un possibile intervento degli organismi deputati a combattere l’evasione fiscale. Inoltre – ha aggiunto – gli interessi delle marina resort rischiano di andare in conflitto con gli interessi del comparto alberghiero”.

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