Il controsenso

Mioglia comune virtuoso con giunta “volontaria”, ma rischia di non chiudere il prossimo bilancio di previsione

Il consigliere Palermo: "Abbiamo tagliato tutte le spese e fatto investimenti per risparmiare, ma le attuali politiche statali ci tagliano le gambe"

mioglia

Mioglia. Nel Consiglio Comunale dello scorso 21 maggio è stato approvato all’unanimità dei voti il Bilancio di previsione 2016 del Comune di Mioglia. Il pareggio di bilancio viene ottenuto per un importo di euro 798.278,89. Rimarranno invariate per il 2016 le aliquote IMU e TASI e l’addizionale IRPEF, come stabilito nel Consiglio precedente.

La situazione, evidenziata con chiarezza dal Sindaco Simone Doglio nel suo intervento, è molto preoccupante. Nel corso degli ultimi anni è stata portata avanti dall’Amministrazione un’intensa opera di spending review, con un’analisi accurata delle voci di spesa e l’attuazione di azioni volte alla diminuzione delle spese correnti.

“Abbiamo ridotto tutti i capitoli di spesa, fatto investimenti volti al risparmio energetico ed economizzato su tutte le spese possibili. Abbiamo sostituito buona parte dell’illuminazione pubblica con lampade a LED ed iniziato a scambiare l’energia elettrica prodotta dai nostri pannelli solari con quella consumata per ridurre le bollette. Abbiamo acquisito gratuitamente dall’Agenzia delle Dogane 220 pannelli fotovoltaici, che speriamo di mettere al più presto in opera, per ridurre ulteriormente i consumi. Nonostante tutto questo, però, la chiusura del Bilancio Previsionale 2016 è stata una dura prova” spiega Roberto Palermo, consigliere per la promozione di manifestazioni ed eventi e Capogruppo di Maggioranza Consigliare – Lista Civica “La Primavera”.

“Siamo in una situazione tale per cui una piccola spesa imprevista, come i circa 2.000 euro richiesti dall’Enpa per interventi svolti su alcune colonie feline randagie, può risultare fatale. Va evidenziato come rispetto al 2012, solamente quattro anni fa, il nostro Comune percepisca oltre 100.000 euro di contribuiti statali in meno. Inoltre dallo scorso anno è stato introdotto per legge il “fondo crediti di dubbia esigibilità”. Tale fondo deve essere stanziato ogni anno dal Comune per far fronte ad un eventuale mancato incasso relativo ai tributi di “dubbia esigibilità”, nel nostro caso rientrano in questa categoria le bollette relative all’acquedotto, perché riferite all’anno precedente. Esso deve coprire ogni anno una percentuale sempre maggiore del tributo a cui fa riferimento: quest’anno è stato necessario prevedere una copertura del 55%, ovvero 21.825 euro, e l’anno prossimo aumenterà ulteriormente al 70% fino a raggiungere una copertura del 100% nel 2019” prosegue Palermo.

“Si tratta di cifre importanti per un Comune come il nostro, le quali sono bloccate e non possono essere utilizzate in alcun modo. Sono soldi che il nostro Comune incassa dai cittadini e rimangono congelati in bilancio a causa di una legge che applicata in questo modo non ha alcun senso se non quello di strozzare ancora di più i piccoli Comuni. La percentuale di incasso sui tributi relativi all’acquedotto a Mioglia è superiore al 90%, pertanto per far fronte al rischio di mancato pagamento basterebbe immobilizzare una piccola parte della cifra che ci viene imposta per legge. Alla fine dell’anno, infatti, quasi tutto questo fondo va ad alimentare l’avanzo di amministrazione, già cospicuo, ma il cui utilizzo è sempre più vincolato e limitato. La strada seguita dalla politica statale di procedere con tagli lineari dei fondi destinati agli Enti Pubblici e l’ applicazione di norme rivolte principalmente a ridimensionare le spese dei Comuni di ampie dimensioni sta soffocando il nostro Comune. Una politica di Spending Review attuata con questi criteri porta allo stremo prima di tutto gli Enti che hanno sempre cercato di rispondere sempre in modo rigoroso alle normative”.

“Possiamo affermare senza dubbio che il nostro sia un Comune virtuoso, dove le spese sono ridotte al minimo indispensabile, gli sprechi sono praticamente assenti e, grazie all’efficienza dei nostri uffici, i pagamenti ai fornitori avvengono sempre nei tempi stabiliti dalla legge, se non al di sotto. I Consiglieri Comunali, la Giunta ed il Sindaco non percepiscono alcuno compenso, alcun gettone presenza, nessun rimborso spese di nessun tipo. Si tratta di un’opera di totale e completo volontariato svolta per il bene del proprio paese. Nonostante questo ogni giorno vengono introdotte normative volte ad ostacolarci e a cercare di vanificare i nostri immensi sforzi. Lo Stato cerca sempre più di soffocarci con burocrazia e spese inutili, come il fondo crediti di dubbia esigibilità ed i continui tagli ai trasferimenti. Riteniamo che se i Comuni più grandi prendessero esempio da noi si eviterebbero tanti sprechi inutili. Il premio che ci viene dato per essere virtuosi è quello di ricevere continue riduzioni e venire sempre più soffocati, venendo additati come capro espiatorio in un’Italia di sprechi mastodontici. Se l’obiettivo dello Stato è ridurre i piccoli Comuni perché considerati la maggior fonte di spesa pubblica, vedremo quali saranno i reali benefici quando questa politica sarà stata attuata ed i Comuni come il nostro spariranno. A nostro parere l’unico risultato sarà quello di distruggere piccole comunità radicate nella storia dell’Italia, ridurre i servizi ai cittadini ed aumentare i disagi mantenendo le stesse spese, se non aumentandole. Il risultato sarà l’abbandono dei nostri paesi e la perdita di valori e tradizioni” attacca il consigliere di maggioranza.

“Possiamo affermare che poche Amministrazioni Comunali in Italia, a nostro parere, effettuano del volontariato per il proprio Comune in prima persona, come invece accade in alcuni piccoli Comuni come il nostro. Sono senza dubbio sono pochi gli amministratori che occupano il proprio tempo libero lavorando gratuitamente per la comunità, svolgendo mansioni che permettono al Comune di risparmiare denaro ed alleggeriscono il carico di lavoro di impiegati ed operatori comunali. Abbiamo inoltre istituito un albo dei volontari, dove i cittadini che lo desidereranno potranno iscriversi per collaborare con il Comune nello svolgimento di piccole mansioni di manutenzione. Però, a giudicare dalle politiche statali, il problema dell’Italia è il mantenimento dei Comuni come Mioglia, dove la politica è davvero essere al totale servizio della comunità e a stretto contatto con i propri concittadini, senza gravare in alcun modo sulle casse comunali, a differenza di quello che accade in alcuni grandi Comuni al centro di continui scandali”.

“Di questo passo, considerando il continuo aumento del fondo crediti di dubbia esigibilità, la sintomatica riduzione delle entrate (tra cui i proventi dell’aliquota IRPEF, in diminuzione rispetto allo scorso anno) e l’inevitabile aumento di alcune voci di spesa non riducibili, sarà davvero difficile chiudere il bilancio di previsione 2017. Per il prossimo anno si preannuncia una situazione drammatica per il nostro Comune e, se non ci saranno cambiamenti, il rischio è quello di dover tagliare dei servizi indispensabili per la cittadinanza, nonostante gli immensi sforzi fatti per impedirlo.
Per questo motivo rivolgiamo un’appello allo Stato e alla Regione affinché si cerchi di ridurre la morsa sui piccoli Comuni, dando loro un po’ di respiro e consentendo loro di sopravvivere con dignità. Dal canto nostro stiamo cercando di aumentare le entrate senza gravare sui cittadini, per esempio affittando le nostre strade per le prove delle macchina da corsa, e cercando di ridurre sempre di più le spese” precisa Palermo.

“L’unico lieve aumento che subiranno i nostri cittadini nel 2016 sarà quello dalla TARI, in quanto essa prevede la copertura del 100% delle spese, quindi il suo leggero aumento per il 2016 non dipende da decisioni prese dell’Amministrazione ma da un aumento dei costi per la gestione dei rifiuti. Tale aumento deriva principalmente da due fattori: un maggiore costo di smaltimento della parte indifferenziata, dovuto al fatto che l’impianto in cui avveniva precedentemente tale operazione non è in grado al momento di svolgere tale funzione e pertanto è necessario utilizzare la struttura di Fossano, con un conseguente aumento dei costi di trasporto, e dal fatto che i bidoni forniti alla cittadinanza erano stati acquistati dalla precedente amministrazione e, dopo disquisizioni varie sull’effettivo importo da addebitare al Comune, di cui una parte è stato coperto con contributo regionale dalla precedente amministrazione, solo a partire dall’anno 2015 si è ratealmente provveduto a saldare parte di tale fattura, i cui costi ricadono quindi sui soggetti passivi TARI. Per cercare di diminuire le spese, e di conseguenza la TARI, stiamo cercando di incentivare sempre maggiormente la raccolta differenziata. Un’azione concreta in tal senso è stata l’approvazione del regolamento sulla raccolta domiciliare dei rifiuti nello scorso Consiglio, la quale prevede tra le altre cose una nuova modalità di raccolta dei rifiuti ingombranti” aggiunge il consigliere per la promozione di manifestazione ed eventi.

“Il nostro auspicio è che nonostante tutto sempre più persone scoprano le bellezze del nostro paesino e decidano di venire a visitarlo o, addirittura, di trasferircisi. Sarebbe bellissimo se molti decidessero di venire ad abitare a Mioglia, immersi nella natura tra scorci splendidi e scenari mozzafiato, nella pace che solo un paese come il nostro può offrire. Sarebbe stupendo se il nostro paese si ripopolasse e si animasse un po’ di più, magari con la nascita di altre attività. Chi vive a Mioglia ne è innamorato, sarebbe meraviglioso se altre persone si innamorassero di Mioglia” conclude Palermo.

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