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Maxi controlli dei carabinieri: 2 arresti, 15 denunce ed una espulsione

Posti di blocco ad Albenga, Ceriale, Pietra e Finale Ligure: il resoconto

carabinieri

Ponente. Due arresti, quindici denunce ed una procedura di espulsione: è il bilancio dei serrati controlli messi in atto da parte dei carabinieri della Compagnia di Albenga in diverse località del ponente savonese.

Nell’ambito di una intensificazione dei servizi di prevenzione già in atto da giorni, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Albenga, con la collaborazione con gli uomini della polizia locale ingauna, hanno tratto in arresto un cittadino marocchino di 36 anni, Fouad El Achabi, residente ad Albenga, operaio edile, regolare sul territorio nazionale, poiché a seguito di un controllo da parte delle forze dell’ordine, in Lungomare Colombo, ad Albenga, è risultato alla guida di un ciclomotore rubato. Portato in caserma per il fotosegnalamento ed gli accertamenti di rito, è stato dichiarato in arresto e trattenuto nelle camere di sicurezza della Compagnia Carabinieri in attesa del rito direttissimo previsto per domani mattina a Savona. Il ciclomotore è stato restituito dagli agenti della polizia locale al legittimo proprietario. L’arrestato in caserma ha tentato di mordere militari ed agenti durante la perquisizione. Addosso gli sono stati trovati anche tre ovuli di hashish celati tra gli indumenti. Il nordafricano dovrà rispondere dalle accuse di furto aggravato, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e detenzione di narcotico ai fini di spaccio.

Proprio ieri sera i carabinieri della Stazione di Finale Ligure lo avevano denunciato durante un posto di blocco attuato in via Alighieri dai militari poiché sorpreso alla guida di una golf asportata ad Albenga, alcune ore prima ad un suo connazionale, 33enne di Ceriale. Durante la perquisizione, all’intero dell’auto sono stati ritrovati alcuni attrezzi atti allo scasso. L’autovettura è stata restituita al proprietario. Il responsabile dovrà rispondere dei reati di ricettazione e possesso ingiustificato di chiavi o grimaldelli. Lo stesso soggetto, lo scorso 31 maggio, si era reso protagonista in corso Roma a Loano perché in stato di alterazione psicofisica da abuso di alcol, era stato bloccato dai militari mentre stava danneggiando dei tavolini nel dehor di un bar loanese, tra l’altro procurandosi la frattura di un dito e 25 giorni di prognosi.

Sempre nel corso del pomeriggio i carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno denunciato e inviato alla Questura per l’avvio della pratiche di espulsione, un cittadino trentenne marocchino, Noureddine Daoudi, individuato dai militari durante un controllo di routine ad Albenga. Lo stesso era già stato espulso ed accompagnato alla frontiera, ha fatto ritorno sul territorio albenganese.

Nel corso di questa mattina, invece, i carabinieri della Stazione di Ceriale durante un controllo della circolazione sul tratto cerialese della strada Aurelia, hanno identificato a bordo di una Audi A3 un cittadino ventinovenne marocchino, Soufiane Assafe, pregiudicato e irregolare sul territorio italiano. Il nordafricano, residente ad Albenga, noto a militari dell’Arma ingauna per i suoi numerosi trascorsi nel mondo dello spaccio di droga, è stato arrestato dai carabinieri cerialesi in quanto colpito da un ordine di cattura per l’esecuzione di un provvedimento di unificazione di pene concorrenti. Dovrà scontare più di tre anni di reclusione nel carcere di Sanremo oltre al pagamento di una multa di 30.000 euro per la commissione di reati inerenti lo spaccio di stupefacenti risalenti al 2011 ed al 2014 ad Albenga e Ceriale. Lo stesso soggetto era stato infatti arrestato in flagranza di reato in quella rispettive circostanze nell’ambito di maxi-operazioni antidroga dei carabinieri del Nucleo Operativo di Albenga. Nel 2011 l’africano finì nei guai anche nell’operazione ribattezzata “Donuts”, dove venne bloccato dai militari ingauni sulla via di ritorno da Torino mentre si era appena approvvigionato di un carico di droga nel capoluogo piemontese. Nel 2014 spuntò nuovamente in un’altra indagine antidroga dei carabinieri ingauni, l’operazione “New Age”, che vide, il suo nome, tra i 25 arrestati per spaccio di narcotico sulla piana ingauna.

Nel corso della mattinata i militari della Stazione di Pietra Ligure hanno denunciato alla Procura ordinaria e a quella minorile quattro giovani pietresi tra i 17 ed i 26 anni, che nella scorsa notte sono stati sorpresi a Tovo San Giacomo da una pattuglia dei carabinieri, mentre danneggiavano alcuni dossi artificiali posizionati sulla carreggiata. Alla vista dei militari, uno dei giovani, nel tentativo di fuggire, scavalcando un parapetto, si è lievemente ferito riportando lesioni giudicate guaribili in 5 giorni: è stato medicato al pronto soccorso del Santa Corona di Pietra Ligure. I quattro dovranno rispondere di danneggiamento aggravato.

Sull’episodio avvenuto a Tovo San Giacomo è stata espressa rabbia e amarezza da parte del sindaco Alessandro Oddo: “Il Comune sta quantificando il danno ed i costi per il ripristino che saranno tutti addebitati agli autori del gesto. Oltre all’atto in se, già grave di suo (danneggiamento beni pubblici), quello che mi stupisce è che per come avevano lasciato i dossi (senza viti, ma nella stessa posizione) avrebbero potuto provocare dei danni seri a chi fosse passato magari con un motociclo. Una leggerezza e superficialità che avrebbero avuto conseguenze ben più gravi del semplice danno”.

“Voglio ringraziare i carabinieri di Pietra Ligure per l’impegno che mettono ogni giorno ed ogni notte per presidiare il nostro territorio. Spero a breve di poter ripristinare il dosso ed intanto informo che entro fine mese saranno costruiti i primi due attraversamenti pedonali davanti alle scuole ed è intenzione dell’amministrazione comunale di costruirne un altro davanti al Giardino Baden Powell” conclude il sindaco Oddo.

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