Dall'alto

Loano, via Garibaldi “in balia” dei piccioni: la protesta dei commercianti

Alcuni residenti nutrolo i volatili, che attendono il cibo appollaiati sulle sporgenze dei palazzi e imbrattano di guano la strada

Loano Piccioni Via Garibaldi

Loano. In via Garibaldi a Loano il pericolo viene dall’alto. E la minaccia non è rappresentata da qualche residente particolarmente amante del silenzio pronto a scaricare secchiate d’acqua su chiunque faccia baccano, né da casalinghe distratte che lasciano inavvertitamente cadere i panni che stanno stendendo fuori dai loro balconi, ma dai piccioni.

Ogni giorno all’ora di pranzo, infatti, tantissimi volatili si assiepano su ogni sporgenza presente sulle facciate dei palazzi all’estremità levantina della principale via del “caruggio” loanese (nei pressi della torre dell’orologio) in attesa che alcuni residenti li nutrano regolarmente gettando dalle finestre in strada ampie manciate di briciole e becchimi vari.

Il problema non è dato tanto dall’amore che gli abitanti di quella parte di centro storico nutrono verso i piccioni (da sempre bistrattati e considerati universalmente “sporchi”) quando dal fatto che mentre attendono il rancio gli uccelli espletano le loro funzioni fisiologiche senza prestare attenzione a chi si trova sotto.

E così capita che le facciate dei palazzi, le insegne dei negozi e gli espositori di merce che i commercianti lasciano fuori dalle loro attività vengano imbrattate dal guano dei piccioni. Per non parlare del “rischio” a cui sono esposti i passanti e i clienti al momento di entrare e uscire dagli stessi esercizi commerciali.

Loano Piccioni Via Garibaldi

Alcuni residenti e commercianti stanchi di questa situazione chiedono l’intervento del Comune e in particolare degli agenti della polizia municipale, affinché redarguiscano severamente chi nutre i volatili.

Il problema, purtroppo, non è nuovo ed era già stato affrontato dall’ex assessore alla municipale Luca Lettieri (ora vice-sindaco), che oggi dice: “Bisognerebbe ripartire da un progetto di controllo sulla prolificazione dei volatili che anni fa aveva ottenuto ottimi risultati abbattendo i numeri sulla presenza di piccioni. Occorre una pianificazione che parta innanzitutto dal reperimento delle risorse finanziarie. L’installazione da parte dei privati e del Comune di dissuasori non è sufficiente a contrastare la presenza dei piccioni e tutto quello che ne consegue”.

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