Regione. Amarezza e delusione da parte di sindaci e sindacati rispetto all’atteggiamento di chiusura da parte della Regione Liguria sul reparto Gsl di Albenga, con la società in liquidazione e la chiusura prospettata per il prossimo 31 luglio. “Si poteva inserire una proroga o un provvedimento che garantisse la continuità al reparto e sicurezza per i lavoratori, invece questo non c’è e la Regione ci ha chiuso la porta in faccia: non discutere neanche di un possibile percorso per tutelare la sanità albenganese e i dipendenti non ci è sembrato un bel comportamento e noi andremo avanti con la nostra battaglia” afferma il sindaco Giorgio Cangiano.
Per Fausto Dabove della Cgil: “Le motivazioni fornite dalla Regione sono poco convincenti e ancora una volta registriamo assoluta insoddisfazione: dal 31 luglio i dipendenti di Gsl saranno a casa, senza un lavoro, quando invece si poteva intervenire per dare continuità al reparto. Quanto ci è stato detto oggi ci lascia delusi e amareggiati e come sindacato non mancheranno certo le iniziative di lotta e mobilitazione”.
“Credo che la Regione abbia spiegato chiaramente i motivi che impediscono la possibilità di una proroga e illustrato la procedura del nuovo bando. L’obiettivo è avviare un nuovo corso per salvaguardare una eccellenza sanitaria”.
“E mi pare che le polemiche politiche debbano stare fuori da questa vertenza, dove è in gioco la sanità di un territorio, tuttavia chi ha sbagliato in questa vicenda mi auguro possa essere “condannato” evidenzia il consigliere regionale di Forza Italia Angelo Vaccarezza.

Duro il commento del consigliere regionale del Pd Luigi De Vincenzi: “Una chiusura così netta e un atteggiamento di ostilità rispetto alle ragioni di un intero territorio rappresentano un fatto grave, un danno per la nostra sanità e per i lavoratori di Gsl che attendono ancora risposte sul loro futuro. Si poteva mantenere ancora viva questa esperienza sanitaria e invece la Regione ha voluto bloccare ogni alternativa e soluzione sulla vertenza” conclude De Vincenzi.
“L’incontro di oggi ha confermato che è in atto uno sterile muro contro muro tra l’attuale e la precedente Giunta regionale, che a nulla serve se non a confermare quello che abbiamo sempre pensato: il totale fallimento delle privatizzazioni della vecchia politica nella sanità ligure” aggiunge il portavoce del MoVimento 5 Stelle Liguria, Andrea Melis, al termine della riunione di capigruppo in cui sono stati ascoltati i lavoratori di Gsl.

“Se si vuole davvero uscire dall’empasse, a tutela dei lavoratori e a garanzia dei cittadini – aggiunge Melis – è necessario ripensare completamente il modello sanitario ligure, a partire dal controllo pubblico, dal rilancio dell’eccellenza in campo protesico e ortopedico e dalle reali esigenze dell’utenza albenganese e ligure”.
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