Albenga. Ci hanno provato con la diplomazia, ma questa ha fallito. E ora ci sarà la chiamata alle armi, per evitare che il futuro dell’ospedale Santa Maria di Misericordia sia a rischio.
E’ deluso e stupito ma per nulla domo, il sindaco di Albenga Giorgio Cangiano. Dal vertice tra la Regione, i sindacati e i lavoratori di Gsl è emersa l’intenzione della giunta regionale di non prolungare ulteriormente la proroga concessa e di quindi di procedere con l’interruzione dell’attività del reparto di ortopedia dell’ospedale di Albenga a partire dal 31 luglio e (forse) per i tre mesi successivi.
Una scelta che il primo cittadino ingauno non condivide affatto: “Speravamo che il buonsenso potesse prevalere. Invece pare proprio che sia stata presa la scelta peggiore. Ci hanno detto che lunedì verrà pubblicato un nuovo bando di gara, ma non si sa quando l’appalto verrà aggiudicato (le gare di questo genere sono molto lunghe e complesse). E intanto i dipendenti resteranno senza posto di lavoro, senza reddito e senza garanzie di futuro in quanto non avranno la continuità lavorativa. Intanto i chirurghi andranno ad operare altrove e il nostro ospedale non sarà in grado di dare una continuità assistenziale, cosa fondamentale per i pazienti e per la sua stessa sopravvivenza”.
Insomma, la situazione è “molto preoccupante” e perciò occorre agire: “Non mi sono ancora confrontato con gli altri sindaci, ma credo che anche questa volta saremo compatti. Noi non siamo disposti ad accettare tutto questo. Chiediamo da mesi di poter essere coinvolti e poter dare il nostro contributo. Ci è stato risposto che disturbiamo. Finora siamo stati molto rispettosi, ma in cambio non abbiamo avuto assolutamente rispetto. E’ giunto il momento di andarcelo a prendere, questo rispetto. In gioco ci sono posti di lavoro, famiglie, un ospedale, un servizio per gli utenti. Scelta peggiore non poteva essere presa. Non pensavo si arrivasse a questo, ora pare sia così. Spero ancora di essere smentito”.
Insomma, il timore è che la fine di Gsl possa essere il primo passo verso lo smantellamento dell’ospedale: “Penso che la Regione, che ha le competenze e deve compiere delle scelte, stia prendendo decisioni assurde a danno non solo di di Albenga ma tutto il comprensorio. Raramente ho sentito l’Unione Industriali ferma, risoluta e arrabbiata come di fronte all’atteggiamento di questa Regione che non considera i sindaci, non considera la stessa Unione e non considera nessuno. Questo non rientra nelle nostre competenze come sindaci (e nessuno vuole assumere competenze che non sono sue) ma la Regione deve fare risposte chiare. Deve dirci se si tratta di una scelta condivisa e se, è così, deve capire che sta facendo un errore gravissimo”.
Silvano Montaldo, liquidatore di Gsl, non è meno amareggiato: “I motori non erano ancora al minimo, ma ora dovremo metterli al minimo se la decisione è quella di chiudere al 31 luglio – dice – Sono veramente amareggiato per i dipendenti e tutti i collaboratori di Gsl. Spero che chi di dovere trovi una soluzione per poter traghettare tutti quanti verso la nuova gara. La mia preoccupazione non è tanto per Gsl ma per l’inter-regno che si verrà a creare tra la cessazione di un rapporto e l’inizio di un altro. Questa parentesi potrebbe generare problemi non indifferenti non a Gsl ma alla sanità. Sono preoccupato come cittadino, non come società. E sono anche curioso: sono curioso di capire se è vera la notizia di questo bando, sono curioso di poter leggere i contenuti e capire quali sono le prerogative e i principi che possono dare garanzie al nostro territorio”.

Elio Guglielmelli, presidente dell’Unione Industriali, ha accolto la notizia della chiusura con sorpresa: “Questa è una delle crisi meno attese – fa notare – Probabilmente si poteva trovare un modo per tenere le cose più tranquille e allungare la proroga per dare la possibilità a questi lavoratori e questa azienda di proseguire un percorso che era iniziato benissimo e aveva dato ottimi risultati. Non ce lo aspettavamo. E’ un vero peccato: è una sperimentazione che funziona, un centro di eccellenza. Per il futuro poteva essere anche un modo per creare posti di lavoro innovativi. Lo stiamo perdendo e di questo siamo molto rammaricati”.
L’Unione Industriali ha tentato di fare la propria parte e di mediare con la Regione, ma senza successo: “Con la Regione ci siamo spesso trovati a dialogare di altri argomenti. Abbiamo condiviso parecchi percorsi, abbiamo sempre cercato di dare il nostro contributo. Ci abbiamo provato anche in questo caso, ma non ci siamo riusciti. Questo ci dispiace, perché riteniamo che comunque il territorio e i suoi attori debbano essere ascoltati”.
leggi anche

Gsl, parlano i chirurghi: “Nulla da invidiare ai centri piemontesi e lombardi, chiuderci un danno”

Ortopedia Albenga, GSL: “Chiusura di Viale? Nasce da un pregiudizio o da un equivoco”
