La manifestazione

Crisi senza fine per gli edili, presidio in Regione: “Chiediamo lavoro”

A rischiare il posto, 45 persone in Ciffegi, compresi gli impiegati tecnici e amministrativi e una quarantina di dipendenti Pamoter

Genova. Situazione sempre complessa per il settore dell’edilizia a Genova. Una città in cui “il lavoro c’è”, ma serve “uno scatto in più”.

Prima la crisi che non si ferma, poi gli appalti pubblici che non portano lavoro a Genova “complice la disattenzione delle istituzioni – spiega un sindacalista – e complice un sistema di impresa non adeguato”. A pagare, alla fine, sono i lavoratori specializzati di imprese storiche del territorio.

E proprio i lavoratori di Pamoter e C.F.G sono arrivati stamani in consiglio regionale per protestare e chiedere “lavoro”.

I numeri descrivono una situazione preoccupante: a rischiare il posto sono quasi un centinaio di persone, 45 in C.F.G, compresi maestranze e impiegati tecnici e amministrativi, e una quarantina di dipendenti Pamoter, che a settembre vedranno scadere i contratti di solidarietà e che, a quel punto, saranno “fuori dal lavoro”.

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