Savona. Martedì scorso i militari della capitaneria di porto di Savona e gli uomini del servizio veterinario di Torino sono intervenuti presso i mercati rionali della città della Mole (in particolare a San Secondo, Madama Cristina e in via Nizza) per effettuare alcuni controlli sui prodotti della filiera ittica. Le attività di polizia hanno interessato sei punti di vendita al dettaglio di pesce
In tutto sono state elevate 15 sanzioni per violazioni di diversa natura: etichettatura del pescato non corretta; mancata tracciabilità (quindi provenienza ignota del pescato); cattiva conservazione; non indicata presenza di allergeni per la conservazione dei crostacei; mancanza di informazioni sul trattamento del pesce crudo; scorretta indicazione della provenienza del pescato, da parte dei commercianti all’ingrosso; pubblicità ingannevole.
La capitaneria di porto-guardia costiera ha il compito di verificare la tracciabilità delle risorse ittiche, nel cui settore si opera in stretta simbiosi con i servizi veterinari locali. Oltreché su tutto il territorio della provincia (quindi rispetto ai 69 comuni che la compongono), la capitaneria di porto di Savona ha competenze in materia pesca e di tutela ambientale anche nelle province dell’entroterra di Torino, Alessandria, Asti ed Aosta.
La finalità dei controlli appena svolti a Torino era rivolta in via principale verso la tutela del consumatore e di riflesso alla protezione delle risorse biologiche.
Il lavoro della guardia costiera savonese continuerà, quindi anche più avanti il personale della capitaneria di porto verrà visto operare, in pettorina, anche nei mercati di una buona parte del Piemonte.