Albenga. “Mentre continua a rimandare a data da destinarsi la tanto annunciata riforma della sanità, la giunta Toti non perde tempo nel fare a pezzi l’intero comparto. Una delle vittime più illustri è l’ortopedia di Albenga, visto che dopo mesi di balletti, ritardi e promesse, l’assessore Viale ha deciso di chiudere definitivamente quest’eccellenza (circa 3000 interventi solo nel 2014) senza garantire alcuna continuità delle prestazioni sanitarie per i cittadini come aveva promesso, escludendo anche la proroga”. Così i consiglieri regionali del Pd Luigi De Vincenzi, Sergio Rossetti e Raffaella Paita tornano all’attacco dell’assessore alla sanità Sonia Viale sul caso Gsl e sul futuro della sanità albenganese e del ponente.
“Insomma: alla fine l’assessore non ha trovato alcuna soluzione. E così dal 31 luglio i 53 dipendenti di Gsl resteranno a casa, mentre i pazienti liguri (ma anche quelli che da fuori regione che avevano deciso di venire a farsi curare ad Albenga) saranno costretti a riparare altrove e andranno presumibilmente a ingrassare la sanità lombarda. Un danno economico e di immagine enorme, visto che la prossima gara per l’affidamento del servizio – se va bene – si potrà fare a ottobre”.
“Una gestione che secondo Viale però dovrebbe durare appena due anni e che quindi potrebbe essere – temiamo – propedeutica, scaduto quel termine, all’affidamento di tutto l’ospedale ai privati. Questo al di fuori di ogni programmazione e senza che ci venga detto quale sarà l’assetto degli ospedali futuri del savonese, mentre si fa finta di discutere del libro bianco” aggiungono i consiglieri regionali.
“Con la chiusura di ortopedia intanto le fughe diventeranno croniche. Le ripercussioni di questa pessima gestione da parte della Giunta investiranno anche il Santa Corona, che sarà inevitabilmente indebolito da questa perdita. Ancora una volta il centrodestra favorisce la Lombardia a scapito della Liguria, per la gioia dell’amico Maroni”.