Presa di posizione

Caccia allo storno, il M5S attacca: “Dall’assessore Mai solo ‘sparate’”

“I danni all'olivicoltura sbandierati da Mai e alla base della delibera non risultano essere stati suffragati da verifiche e sopralluoghi di alcun tipo"

storno

Liguria. “Nei giorni scorsi l’assessore Mai, con una delibera lunare, ha dato il via libera, dal 25 settembre al 15 dicembre prossimi, all’abbattimento di 11mila storni in 187 comuni liguri, in seguito a presunte segnalazioni di danni concentrate in 51 comuni, peraltro – a quanto pare – di lievissima entità (si parla in alcuni casi addirittura di 5 euro!!)”. Con questa premessa il portavoce dei Movimento 5 Stelle in Regione Marco De Ferrari interviene sulle decisione relative al calendario venatorio.

“Non bisogna essere né matematici, né animalisti convinti per rendersi conto che qualcosa non torna, come hanno denunciato compatte LAC, ENPA, WWF e altre associazioni ambientaliste. L’assessore ‘alla caccia’ leghista si nasconde dietro una documentazione parziale e controversa per dare il là a una vera e propria mitragliata indiscriminata su incolpevoli volatili migratori e accontentare, così, le richieste della lobby delle doppiette, storicamente un ricco bacino di voti per la Lega”.

“I danni all’olivicoltura sbandierati da Mai e alla base della delibera non risultano essere stati suffragati da verifiche e sopralluoghi di alcun tipo. D’altronde, se all’assessore interessassero davvero i danni agli olivicoltori, sarebbe stato sufficiente inserire nella delibera una prescrizione agli abbattimenti, limitandoli quantomeno a non più di 100 metri dagli uliveti. Cosa che Mai si è ben guardato dal fare, mettendo a nudo tutta l’ipocrisia di chi sfrutta per scopi propagandistici le presunte richieste del territorio” attaccano i pentastellati.

“L’assessore, peraltro, è recidivo: il 3 dicembre scorso, per le stesse ragioni, la Regione Liguria aveva perso il ricorso al Tar per avere allargato a dismisura la caccia allo storno, con tanto di sanzione di svariate migliaia di euro a carico dei cittadini. Evidentemente la lezione è servita a poco e oggi il nostro ci riprova con l’ennesima delibera ad castam (quella dei cacciatori estremisti). Senza contare che lo storno ha un ruolo ecologico fondamentale, nutrendosi anche degli insetti e delle larve che possono aggredire le colture locali. Forse un po’ di preparazione scientifica in più da parte di un assessore all’Agricoltura non guasterebbe. Se non altro eviterebbe a tutti ‘sparate’ propagandistiche e agli storni sparate reali, e ai cittadini liguri farebbe risparmiare altri soldi in ricorsi inutili” conclude De Ferrari.

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