Percorso unitario

“Area di crisi” per il savonese: “Percorso unitario, ora certezze su ammortizzatori sociali” fotogallery video

"Sul tavolo del nuovo ministro Calenda la situazione di crisi industriale e occupazionale del savonese"

Savona. “Area di crisi”: il savonese deve essere tra le priorità del governo per la grave situazione industriale e occupazionale che sta coinvolgendo Piaggio Aerospace, Tirreno Power e Bombardier, con in ballo oltre sei mila posti di lavoro. Primo obiettivo: entro giugno i provvedimenti del Ministero del Lavoro per gli ammortizzatori sociali, indispensabili per dare un minimo di reddito a tanti lavoratori a rischio. Questo il messaggio uscito dal vertice in Regione che si è svolto alla presenza dei sindacati, che mantengono forti preoccupazioni sulla crisi industriale e occupazionale.

“Dal punto di vista istituzionale si è iniziato un percorso che definisce in maniera unitaria la situazione di crisi e che dovrà coinvolgere direttamente il Governo, sono tre realtà industriali che hanno bisogno di soluzioni diverse e strumenti adeguati per i singoli casi” dice il segretario provinciale della Cgil savonese Giulia Stella.

“Lavorare su un’area crisi si potranno vedere anche gli investimenti pubblici e in ricerca a disposizione avviando soluzioni positive a tutela di industria e occupazione” conclude.

Decisivo sarà l’incontro con il nuovo Ministro Calenda, come conferma il governatore Giovanni Toti: “Dai primi contatti telefonici mi pare molto disponibile e ha compreso la gravità della situazione sull’area del savonese, con siti produttivi in crisi e con tanti posti di lavoro a rischio”.

“Unitarietà ma anche prospettive differenziate da trovare per le tre realtà industriali che sono strategiche non solo per il savonese ma per tutta la Liguria. Intanto, siccome non sarà semplice e ci vorrà tempo per trovare piani industriali a tutela dell’occupazione è necessario provvedere alle proroghe per gli ammortizzatori sociali”.

E la Regione ha pronto un documento comune su Piaggio Aerospace: “Ribadiamo il nostro impegno per assicurare continuità a produzione di alta contenuto tecnologico” conclude Toti.

“I prossimi due incontri saranno decisivi, quello del 9 con il Ministro e quello del 16 con sindacati e territorio. E’ chiaro che soluzioni a breve saranno difficili, per questo gli ammortizzatori sociali sono ora una priorità che auspichiamo entro giugno possa essere risolta – dice l’assessore allo sviluppo economico Edoardo Rixi – Come Regione stiamo attenzionando da vicino tutte e tre le crisi industriali, la situazione del savonese riguarda migliaia di posti di lavoro e il territorio non può permettersi altri lavoratori a casa”.

Il presidente della Regione Giovanni Toti ha detto: “L’importante è che affrontino rapidamente in un tavolo governativo le crisi industriali del territorio savonese che sono diverse e importanti e che si trovi una soluzione. Le situazioni delle tre aziende sono molto diverse tra loro, ma occorre che abbiano una soluzione unitaria, perché non solo il savonese ma l’intera Liguria non possono permettersi non solo una emorragia di posti di lavoro come quella che si prospetta ma neppure di perdere occupazione industriale, perché quelle aziende costituiscono un presidio strategico a livello nazionale”.

Secondo il governatore Toti “occorre individuare una soluzione che garantisca il mantenimento dei livelli occupazionali. Di tutto questo parleremo a Roma la settimana prossima con il nuovo ministro con cui ci siamo già sentiti e confrontati. Speriamo – ha aggiunto – di trovare un calendario condiviso molto rapido che porti alla conferma di ammortizzatori sociali in grado di garantire i livelli salariali ai lavoratori oggi in difficoltà e che dia alle aziende il tempo necessario per predisporre adeguati piani industriali con l’obiettivo di salvare queste importanti realtà produttive”.

Per quanto riguarda Piaggio in particolare, il presidente della Regione ha affermato che “è un’azienda strategica a livello nazionale e la Regione ha già dichiarato di considerarla strategica per lo sviluppo della Liguria. Si tratta di produzioni assolutamente compatibili con il nostro territorio, di alta qualità tecnologica, sviluppate in sinergia con altre imprese liguri tecnologicamente avanzate. Per tutte queste ragioni – ha concluso – chiediamo al ministro Calenda un’attenzione particolare che però, devo dire, ho già riscontrato nei colloqui preliminari”.

L’assessore regionale allo Sviluppo Economico Edoardo Rixi ha ricordato che “abbiamo già inviato al governo la bozza dell’Accordo di programma sulle aree di crisi del savonese e stiamo aspettando una risposta”. In vista dei due incontri al Mise “è fondamentale – ha spiegato l’assessore Rixi – che entro la fine di giugno si chiuda il problema degli ammortizzatori sociali perché è chiaro che alcune crisi come quelle di Piaggio Aerospace e di Tirreno Power non avranno una rapida soluzione”.

“Poi abbiamo bisogno di strumenti eccezionali per una situazione eccezionale: per noi il problema sul savonese cuba qualche migliaio di posti di lavoro: non è un problema da poco per una regione come la Liguria e neppure a livello nazionale. I contatti col governo sono costanti e da parte nostra rimane altissima l’attenzione su questa questione. Speriamo che il 9 giugno ci sia un’apertura da parte del ministero: noi siamo pronti a indicare gli strumenti, le necessità territorio e anche le possibili soluzioni che non siano solo la cassa integrazione”.

L’assessore al lavoro, Gianni Berrino ha poi aggiunto che “si è è convenuto con sindacati e Rsu di chiedere al governo un tavolo unico per le crisi del savonese così da analizzare le criticità di un territorio che a livello occupazionale rischia di perdere migliaia di posti di lavoro, generando una situazione potenzialmente insostenibile per l’occupazione non solo nel savonese ma in tutta la Liguria”.

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