Furia

Albenga, sospettano rubi nella loro azienda e così lo aggrediscono a colpi di catena e di accetta: arrestati

Per loro l'accusa è di tentato omicidio in concorso

Carabinieri - Albenga

Albenga. Lo avevano assunto, ma poi hanno cominciato a sospettare che rubasse nella loro azienda agricola. Così sabato sera hanno fatto scattare l’agguato: lo hanno legato e poi lo hanno malmenato a calci e pugni e ginocchiate, lo hanno colpito con un’accetta e una catena e infine sono scappati.

I carabinieri del nucleo radiomobile della compagnia di Albenga hanno arrestato due fratelli, Antonio Gaglioti di 41 anni,e Carmelo Gaglioti di 49 anni, con l’accusa di tentato omicidio nei confronti di M.C., 30enne di Albenga.

La vittima dell’agguato lavora da una settimana “in nero” in qualità di bracciante agricolo nei terreni gestiti dai due fratelli nei pressi della chiesa di Salea. Secondo quanto accertato dai carabinieri, i due sospettavano che il loro “dipendente” avesse sottratto loro un saldatore. Così per ripicca l’altra sera i due fratelli hanno fatto scattare l’agguato.

Tentato Omicidio Albenga Accetta

Quando il 30enne è arrivato al fondo in cui lavora, i fratelli lo hanno bloccato e hanno cominciato a picchiarlo con violenza. In breve la situazione è precipitata: i due hanno legato il malcapitato bloccandogli mani, piedi e collo (in altre parole è stato “incaprettato”) e poi hanno preso a colpirlo con violenza con un’ascia e una catena (poi ritrovate e sequestrate dagli inquirenti). La catena lo ha colpito alla schiena, ferendolo gravemente, mentre l’accetta lo avrebbe raggiunto anche alla testa.

Tentato Omicidio Albenga Catena

Dopo le violenze, i due fratelli si sono allontanati. Non appena è riuscita a liberarsi, la vittima della loro furia è riuscita a liberarsi e a dare l’allarme. Quando i soccorsi e i carabinieri della radiomobile ingauna sono arrivati sul posto, i due aguzzini erano spariti. La vittima è stata quindi trasportata al pronto soccorso dell’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure, in codice rosso dove si trova tuttora ricoverata.

A questo punto gli investigatori del nucleo operativo radiomobile di Albenga hanno passato al setaccio la scena del crimine effettuando il repertamento degli oggetti contundenti utilizzati per l’agguato e “cristallizzando” il teatro del reato.

Tentato Omicidio Albenga Saldatore

Subito dopo di militari hanno fatto scattare le ricerche dei responsabili, che sono stati individuati nel giro di un’ora e quindi trasferiti in in caserma in manette. Dopo alcune perquisizioni è emerso il movente, ovvero la saldatrice rubata dalla vittima che aveva nascosto, consegnandola al gestore di un bar in viale Pontelungo. Le accuse della procura sono pesanti: tentato omicidio in concorso.

Ora i fratelli sono rinchiusi nel carcere di Marassi. Mercoledì i due, che hanno già precedenti, compariranno davanti al giudice di Savona Fiorenza Giorgi per l’interrogatorio di convalida del fermo. Dopo essere stato fermato, uno dei due ha accusato un malore.

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