Tesori

Albenga, i relitti romani e l’isola Gallinara pronti a diventare un “museo subacqueo”

"Albenga è prima nell’archeologia subacquea non solo in Liguria, ma anche a livello italiano e internazionale"

Albenga. I fondali dell’isola Gallinara sono un tesoro da preservare e da scoprire e far riscoprire. E magari far diventare un vero e proprio museo subacqueo.

E’ per questo che la guardia costiera, la soprintendenza archeologica della Liguria, Ingaunia Aqua Diving Albenga, la Handicapped Scuba Association Italia e il Comune di Albenga hanno deciso di organizzare, per il 2 e 3 luglio, la grande festa della subacquea “Nessuno Escluso”, due giornate di immersioni e attività di pulizia tra i tesori che giacciono sui fondali intorno all’isola.

“L’iniziativa del 2 e del 3 luglio è all’insegna dell’integrazione e del turismo accessibile – spiega meglio Gianfranco Lenzi di Hsa Italia e presidente di Ingaunia Diving – Per la prima volta la Sovrintendenza ci ha dato la possibilità di portare i diversamente abili a visitare il sito archeologico della nave romana. E’ un modo per riscoprire una parte della nostra storia e creare cultura all’interno della subacquea a 360 gradi. Con questo progetto vogliamo aiutare i nostri disabili a lasciare ogni costrizione sulla spiaggia: in immersione, infatti, si è senza peso e tutti possono nuotare trasportati dall’acqua e vedere i nostri meravigliosi fondali”.

Un’iniziativa di questo genere non poteva che trovare spazio ad Albenga, patria della archeologia subacqua: “Albenga è necessariamente prima nell’archeologia subacquea non solo in Liguria, ma anche a livello italiano e internazionale – ricorda Simonluca Trigona, funzionario responsabile dell’archeologia subacquea della Soprintentenza della Liguria – Necessariamente ci siamo concentrati subito sui siti di Albenga, dove convergono professionalità, competenza scientifica e tradizione. Siamo riusciti a elaborare un modello per realizzare, nei prossimi tempi, un parco archeologico diffuso in tutta la Liguria. Su Albenga l’intenzione è quella di creare un parco archeologico subacqueo, con l’isola Gallinara e i due relitti. Questa è la nostra missione. Certo dobbiamo farla crescere e abbiamo molti altri progetti che cerchiamo di sviluppare in questi anni, con l’obiettivo di diventare di nuovo un centro a livello scientifico. Albenga per la ricerca archeologica subacquea ha tutte le potenzialità ed il background”.

Immersione Gallinara

Insomma, Albenga può far scuola a tutta Italia: “La Liguria può far scuola perché abbiamo professionalità in vari campi. Tutte le nostre società che fanno lavori subacquei sono tra le prime nel mondo. Se consideriamo la passione, l’afflusso turistico per la subacquea in Liguria (4 mila solo sulla Gallinara)”.

Dal punto di vista dell’amministrazione comunale, le nuove immersioni alla Gallinara rappresentano per la città un’occasione straordinaria: “I dati sono in crescita e questa sicuramente è una risorsa su cui dobbiamo puntare. Il nostro Comune, insieme a Soprintendenza e capitaneria di porto, ha reso possibili queste nuove immersioni e quindi ha gettato le basi per la realizzazione di un ‘museo sottomarino’ che venga indicato come esempio in tutta Italia. E’ un motivo di soddisfazione e un mezzo per incrementare il turismo. Soprattutto nei mercati come il Nord Europa c’è una grandissima richiesta in questo senso”.

Ma le immersioni rappresenteranno anche un’occasione per “fare manutenzione” sui tesori sottomarini: “Tutelare l’ambiente sottomarino e le anfore non coincide per forza col vietare le immersioni, anzi spesso vietarle non ha impedito i furti mentre con una maggior frequentazione c’è un maggior controllo. Senza dimenticare il ritorno economico. Albenga è una città unica, che ha moltissime cose: dobbiamo riuscire innanzitutto a tutelarle, ma anche ad utilizzarle al meglio per far sì che ci sia un rientro per la nostra città”.

La “rada” dell’isola, generata dalla sedimentazione del limo proveniente dal fiume Centa, è compresa tra la Gallinara e la piana di Albenga e storicamente ha svolto il ruolo di ridosso naturale per il traffico da cabotaggio nel Mar ligure. Tale circostanza è confermata dall’elevato numero di relitti e reperti presenti sul fondo del mare, risalenti a diverse epoche. Con Regio Decreto numero 5053, il 7 agosto 1887 la rada dell’isola Gallinara è classificata “porto rifugio”.

I relitti romani e l'isola Gallinara diventano un

Il relitto denominato “Albenga A” è una nave oneraria della fine del 2^ secolo a.C.; su di essa, con le imprese dell’Artiglio e del professor Lamboglia, è fissata negli anni 50’ la nascita dell’archeologia subacquea nazionale ed internazionale. A tutt’oggi rappresenta il più grande relitto conosciuto con presenza di anfore, il cui carico è stimato intorno alle 10 mila unità (stazza netta superiore alle 50 tonnellate). Oggi, dopo numerose campagne di scavo che hanno riportato in luce solo una minima parte dell’imbarcazione, il carico visibile, a 40 metri di profondità, supera i 30 metri di lunghezza ed è costituito da una massa consistente di anfore e frammenti di esse che costituiscono un habitat ittico particolarmente ricco e una cornice ideale per le immersioni non impegnative.

Il relitto denominato “Albenga B” è una scoperta relativamente recente, è stato dichiarato nel 2003. Solo oggi sta iniziando ad essere indagato scientificamente. Si tratta di un’imbarcazione di medie dimensioni, di poco superiore ai 20 metri, ma per la varietà dei tipi di anfore presenti costituisce un caso particolarmente significativo nel panorama mediterraneo di carico misto, con esemplari di produzione adriatica affiancati ad anfore della costa tirrenica. Il relitto giace a 56 metri ed è adatto ad immersioni tecniche rigidamente contingentate.

I relitti romani e l'isola Gallinara diventano un

La grande festa della subacquea “Nessuno Escluso” si terrà, come detto, il 2 e 3 luglio. Nella prima parte della giornata del 2, alle 9 e alle 10.30, si svolgeranno le immersioni sulla nave romana e la pulizia della statua del Cristo Redentore. Nel pomeriggio, poi, le comitive partiranno alla volta dell’isola per le immersioni con i non vedenti. La conclusione è prevista per le 17 con i ringraziamenti e i riconoscimenti ai partecipanti con le autorità.

Il 3 luglio, invece, dalle 9 alle 16 continueranno le attività di immersione sulla nave romana e di pulizia del Cristo Redentore. Altre immersioni sui relitti A e B sono previste il 17 e 19 giugno, il 2 e 3 luglio, il 22 e 24 luglio, il 7 e 9 ottobre.

pulizia gallinara

Il 17 e 18 giugno parte invece la bonifica ambientale dell’isola Gallinara: “La bonifica – spiega il comandante della capitaneria di porto di Loano Alessandro Guerri – è uno degli obblighi che abbiamo messo in capo ai soggetti che accompagnano sul contesto ingauno i turisti subacquei che vogliono visitare i relitti. Ogni anno proponiamo questo evento di bonifica straordinaria perché i diportisti che viaggiano verso la Gallinara ogni tanto si ‘dimenticano’ qualcosa sul fondale: bottiglie, scatolame vario, persino bottiglie”.
“In dodici mesi oltre 4 mila e 600 presenze di sub accompagnati. Un successo reso possibile grazie alla collaborazione tra Stato ed Enti Locali, i diving che hanno accettato il nostro protocollo di regolamentazione. Questo è il risultato”.

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