Linea chiara

Albenga, Cangiano: “Sul depuratore non si torna indietro, sogno la Bandiera Blu nel 2018”

Il sindaco spiega: "Questa decisione dipende dalle 'non scelte' di questi anni, ora rischiamo 15.000 euro di sanzioni al giorno"

Albenga. “E’ una vergogna che una città come Albenga non sia depurata. E comporta il fatto che la Comunità Europea, giustamente, potrebbe sanzionarci per non essere in regola dopo 10 anni, con una cifra che va dai 13 ai 15mila euro al giorno… se mai questa sanzione dovesse essere comminata per Albenga significherebbe l’impossibilità di andare avanti”. E’ l’allarme con cui il sindaco di Albenga, Giorgio Cangiano, spiega la propria decisione irrevocabile sulla depurazione: si andrà a Borghetto, senza ripensamenti.

Lo ha confermato questa mattina il primo cittadino ingauno a margine della presentazione del Museo Sottomarino. “Parlare di ecomostro su un impianto di depurazione mi sembra una contraddizione – ha spiegato – Nell’ottica del pensare alla qualità del nostro territorio, del mare e dell’offerta turistica, il depuratore è fondamentale. Credo quindi si debba arrivare ad una depurazione a tutti i costi, per una questione di civiltà oltre che per evitare una sanzione europea. Questo significherebbe poter avere una bandiera blu e un’attrattiva diversa per il turismo”.

Anche perché avere un museo sottomarino senza avere la bandiera blu sembra un po’ un paradosso: “Credo che noi dovremmo puntare ancora di più su questo aspetto – conferma Cangiano – dovremmo, oltre al museo sottomarino, avere anche un’area protetta sulla Gallinara, vista non come divieto ma come tutela di alcune zone; dobbiamo diventare secondo me un riferimento in questo senso. In questo modo secondo me diamo una risposta anche economica e turistica completamente diversa; in caso contrario saremo sempre bloccati e avremo sanzioni. Sul depuratore in quanto tale stiamo cercando di rendere impattanti il meno possibile le previsioni, andremo avanti su questa linea”.

I tempi sono stretti: “C’è una conferenza dei servizi fissata in provincia a fine giugno – spiega il sindaco – dovremo vedere se nel frattempo passerà la variante necessaria dal punto di vista urbanistico, perché in quel luogo non era previsto in origine quell’impianto. Entro fine giugno si saprà se questo discorso prosegue o si interrompe. Se si interrompe sappiamo le conseguenze, e ognuno farà le valutazioni. Approfondiremo il progetto che sta per essere mandato e tutti quanti faranno liberamente le loro scelte, per capire se vogliamo pensare al futuro in senso propositivo o se vogliamo mantenere la posizione tenuta in questi anni”.

La speranza, dunque, è che con il depuratore possa arrivare anche la Bandiera Blu, forse già nel 2018: “Non ve lo posso promettere – si schernisce Cangiano – però sicuramente il mio auspicio è arrivare a depurare la città. Credo che tutti i cittadini lo chiedano. Secondo me bisogna avere la forza di andare avanti e raggiungere un risultato, non fermandosi ogni volta… ora sembrano essere tutti per il depuratore di Villanova, compresi coloro che all’epoca l’avevano bloccato. Così è sicuramente più facile, ma io credo che la responsabilità sia un’altra cosa”.

Non si torna indietro, dunque. “E’ stata fatta un’interrogazione in Regione e la Regione stessa ha detto che si va a Borghetto – conclude il primo cittadino – Tutti dovremmo ormai dovremmo capire che le ‘non scelte’ fatte prima di noi comportano oggi delle scelte su cui non ci si può tirare indietro. La mia linea è quella di andare avanti su Borghetto, cercando di far sì che sia il progetto migliore e meno impattante possibile: ribadisco che parlare di ‘ecomostro’ quando si parla di depurare una città, francamente mi fa venire qualche dubbio”.

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