Tentato furto

Tenta di rubare pistola a guardia giurata: marocchino rimesso in libertà con obbligo di firma

E' il nipote del marocchino coinvolto nella sparatoria del 4 marzo in centro storico

Albenga. Arresto convalidato dal giudice, ma rimesso in libertà con obbligo di firma in attesa del processo, con il legale difensore che ha chiesto i termini a difesa. Questo l’esito del processo per direttissima nei confronti del cittadino marocchino di 26 anni, M.M., arrestato ieri dai carabinieri mentre tentava di fuggire dopo aver rubato abbigliamento del valore complessivo di circa 100 euro dall’Ipercoop.

Secondo le accuse a carico del nordafricano, il 26enne ha rotto i dispositivi antitaccheggio, con l’aiuto di una 25enne albenganese incensurata, R.F., quindi i due hanno nascosto la refurtiva all’interno degli abiti. Le loro manovre non sono sfuggite però alle telecamere a circuito chiuso, e una volta superate le casse i due sono stati bloccati dalle guardie giurate nella galleria commerciale. A quel punto però le loro reazioni sono state differenti: mentre la ragazza non ha opposto alcuna resistenza, il marocchino ha ingaggiato una colluttazione con la guardia giurata, arrivando persino a tentare di sottrargli la pistola d’ordinanza.

Il nordafricano è stato processato questa mattina per direttissima, mentre la giovane albenganese è stata denunciata in stato di libertà. La guardia giurata, dopo il parapiglia, ha dovuto ricorrere alle cure dell’ospedale di Albenga: per lui 7 giorni di prognosi.

Nell’ambito degli accertamenti svolti dai carabinieri è emerso che il 26enne, M.M., era già conosciuto alle forze dell’ordine per diversi episodi nel centro storico ingauno. Il giovane, infatti, è il nipote del marocchino coinvolto nella sparatoria del 4 marzo in centro storico: nonostante il suo coinvolgimento nella vicenda, si trovava in stato di libertà in attesa di comparire davanti ai giudici per il procedimento penale.

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