Borgio Verezzi. “In campagna elettorale la competizione fa parte delle regole del gioco e aiuta i cittadini a orientarsi tra le varie proposte. Ovviamente mi riferisco alla competizione sana visto che, qui a Borgio Verezzi, purtroppo c’è chi parla in modo strumentale e confonde le persone”. Così il sindaco Renato Dacquino, candidato anche per le prossime amministrative, attacca il rivale Luciano Galletto che, recentemente, ha duramente criticato le scelte fatte dall’amministrazione sul PUC.
“Dal 1970 al 2010 la media all’anno di metri cubi edificati è stata pari a 10.000! Nel nostro mandato è stata di 500. Chi protegge il territorio quindi? Ricordiamo senza voler dare giudizi che in quegli anni c’era, come Consigliere delegato all’edilizia, chi oggi tuona contro il PUC e aveva approvato, tra i tanti, interventi quali l’RTA in Via trento Trieste. Chi vuol vedere cosa è diventato oggi può farlo di persona” attacca Dacquino.
“Abbiamo ereditato un PUC scaduto dal 2006, nessuno degli attuali paladini è mai intervenuto, noi lo abbiamo avviato e lo stiamo portando a termine. Meglio regole chiare o meglio far finta di niente come si è fatto per anni? I tecnici della Regione e gli estensori giudicano il Puc ‘esempio di pianificazione moderna e conservativa’. Valgono più questi pareri qualificati o le dichiarazioni di parte? Le opere ‘buone’ fatte da chi lancia accuse hanno privato la comunità di spazi pubblici importanti, ritardato i lavori in zona, portato multe per non agibilità della casa a 50 famiglie in zona. Vogliamo vedere i fatti?” aggiunge il primo cittadino di Borgio Verezzi.
“E le liste? Premesso che sono una ricchezza per il dibattito e il sale della democrazia..ricordiamo le origini. Una nasce dopo aver ricevuto un no ad una proposta irricevibile; si chiedeva al sindaco attuale di ricandidarsi ma con ‘paletti’ ben precisi in termini di ruoli nell’ambito della futura amministrazione, una mancanza di rispetto verso le esigenze del paese e il voto dei Cittadini. L’altra lista parte da lontano come stampella di una parte della minoranza, utile ricordare le azioni e la confusione fatte in questi anni e la totale volontà di rifiutare il dialogo. Sono premesse ‘interessanti per il futuro’. Ogni lista ha punti di forza e debolezza..noi crediamo che chi ha dato prova concreta di fare bene (basta guardare il paese), di saper gestire gli impegni con risorse molto limitate rispetto al passato, di creare occasioni di visibilità e sviluppo, di lavorare ogni giorno con competenza e passione meriti il voto dei cittadini” aggiunge Dacquino.
“Ci sono persone che pensano di poter dire ‘di tutto’ e dimenticano di aver fatto di tutto (solo per se stessi) e persone che hanno fatto di tutto per migliorare paese…la scelta è tra queste due dimensioni” conclude il sindaco.