Savona. A pochi giorni dal voto, la grande manifestazione indetta dai lavoratori di Tirreno Power e Bombardier, che in uno sciopero contemporaneo si sono incontrati presso il casello autostradale di Savona, non poteva che diventare anche materia di campagna elettorale, con i vari candidati sindaci e i rispettivi partiti che si sono immediatamente schierati in merito alla questione occupazionale che investe le due aziende.
Al corteo sono intervenuti anche quattro candidati sindaci: Cristina Battaglia (centrosinistra), Marco Ravera (Rete a Sinistra), Giorgio Barisone (PCL) e Ilaria Caprioglio (centrodestra). “Questa mattina – annuncia quest’ultima – ho interrotto tutti gli impegni previsti nella agenda elettorale per recarmi presso il corteo dei lavoratori di Tirreno Power e Bombardier, per prestare ascolto alle loro esigenze, discutere le problematiche ed esprimere la mia solidarietà e vicinanza a queste persone che stanno attraversando un periodo di grande difficoltà. È importante tutelare il comparto industriale del territorio e i posti di lavoro, perché togliere il lavoro a una persona significa privarlo di prospettive e di dignità”.
“Stamattina ho sentito il dovere di partecipare al corteo degli operai di Bombardier e Tirreno Power che hanno manifestato per difendere il loro posto di lavoro in un momento di difficoltà dei due stabilimenti – spiega invece Cristina Battaglia – Un Sindaco sulle questioni legate al lavoro deve avere un ruolo in prima linea. Un primo cittadino che presta attenzione al tema del lavoro può fare molto per i lavoratori del suo territorio, facendosi sentire nelle sedi opportune con l’autorevolezza necessaria. Il Governo ha più volte manifestato la sua attenzione e la recente visita del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Luca Lotti ne è un chiaro esempio. Lui stesso mi aveva personalmente assicurato un sostegno su tale vicenda. L’inerzia della Regione sulla vicenda si è invece ulteriormente manifestata con l’assenza dei membri della Giunta di centrodestra alla protesta dei lavoratori”.
“Bisogna salvare il futuro occupazionale del territorio savonese – commentano invece i consiglieri regionali del Pd, tra cui Giovanni Lunardon che ha partecipato alla manifestazione – Nel corso del corteo è arrivata la notizia della convocazione di un tavolo al Mise il 16 giugno, preceduto da un tavolo in Regione con sindacati ed enti locali venerdì prossimo”. Due appuntamenti che il Partito Democratico giudica molto importanti. “La convocazione al Mise – continuano Lunardon, la capogruppo del Pd in Regione Raffaella Paita e il consigliere regionale Luigi De Vincenzi – serve a tenere insieme le tre grandi emergenze lavorative del territorio savonese: Bombardier, Tirreno Power e Piaggio. E’ in gioco il futuro produttivo della provincia e proprio per questo serve un impegno forte di tutte le istituzioni affinché Savona venga messa al centro dell’agenda politica”.
“Oltre a questo poi è anche importante – proseguono i consiglieri del Pd – rivitalizzare l’accordo di programma savonese-bormide che era stato concepito tempo fa dagli enti locali (tra cui la precedente Giunta regionale) e dai ministeri per dare una prospettiva di sviluppo a questo territorio. Ci auguriamo che la Regione, che è assente ormai da tutte le grandi vertenze di crisi industriali, faccia la propria parte per dare una prospettiva di sviluppo a questo importante territorio e cominci davvero a occuparsi di Savona, visto che finora è stata assente”.[tag name=”sciopero tirreno power bombardier”]
Un appello arriva anche dal consigliere regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Melis: “In questi giorni il territorio savonese vive uno dei momenti più critici e delicati della sua storia recente. Le tre principali realtà produttive della provincia – Piaggio, Bombardier e Tirreno Power – si ritrovano alle prese con una crisi economica, produttiva e occupazionale che mette a rischio complessivamente 1.500-2.000 lavoratori, senza contare i guai, mai risolti, del Tpl savonese. Questa mattina anche noi eravamo in piazza a Vado Ligure a sostegno dei lavoratori, a cui manifestiamo la massima vicinanza. Oggi più che mai dobbiamo lavorare tutti, ognuno per la sua parte, per dare risposte strutturali ad una provincia che ha urgente bisogno di un rilancio forte e ne ha tutte le potenzialità”.
“L’annullamento dell’incontro su Piaggio a Roma rappresenta, in questo senso, un segnale allarmante. Dal Governo pretendiamo maggiore rispetto e massima attenzione allo sviluppo economico rappresentato dalle aziende e dalla ricaduta occupazionale che inevitabilmente ha sul territorio, anche in termini di indotto complessivo – prosegue il pentastellato – Accogliamo, quindi, con favore, il tavolo fissato per il 3 giugno tra Toti e le rappresentanze sindacali, a cui seguirà il 16 giugno un incontro al MISE. Siamo solo all’inizio, ma certo rappresentano un primo passo per avviare un percorso comune virtuoso e costruttivo, pur con i dovuti distinguo tra le varie realtà e – auspichiamo – nel rispetto dei fondamentali diritti al lavoro e alla salute, che devono e possono coesistere”.