Mobilitazione

Sciopero Tirreno Power, previsto corteo e protesta dei lavoratori fotogallery video

I sindacati: "Uno specifico tavolo di crisi per la vertenza e per la produzione di energia termoelettrica"

Sciopero Tirreno Power

Vado Ligure. Martedì prossimo i lavoratori di Tirreno Power sciopereranno per otto ore per protestare contro l’assenza di un piano industriale aziendale che contenga risposte concrete alla gravissima crisi occupazionale.

Lunedì prossimo è stata convocata una assemblea dei lavoratori a Vado Ligure nel quale saranno decise forme e modalità della protesta dei lavoratori, in programma un nuovo corteo.

“Gli strumenti finora utilizzati per gestire le eccedenze stanno per scadere e, senza una proposta seria di rilancio delle attività, potrebbero non essere riconfermati. Inoltre, in questi due anni di gestione sofferta degli esuberi non è stato prodotto nessun risultato sul piano del consolidamento occupazionale, attraverso le leve riorganizzative, nonostante gli impegni presi dalla società su questo tema” affermano i sindacati nazionali di categoria.

“Vista la gravità della situazione, occorre certamente una regia comune della vertenza che punti al coinvolgimento delle istituzioni competenti (Presidenza del Consiglio, Mise) ma che parta dalla sensibilizzazione delle istituzioni locali anche per dar voce alle specificità di sito che compongono la crisi in atto”.

“Per questi motivi riteniamo utile che si organizzino iniziative locali, con manifestazioni a sostegno, per chiedere alla politica territoriale di attivarsi e sostenere la vertenza presso i ministeri competenti e verificare le condizioni per la costituzione di specifici tavoli di crisi”.

“Ciò sarà propedeutico per il prosieguo della vertenza che ci dovrà portare ad una iniziativa nazionale con la presenza di tutti i lavoratori, delle organizzazioni sindacali di categoria a tutti i livelli e delle amministrazioni competenti, per ribadire la richiesta fatta al Mise dai segretari generali di Filctem, Flaei e Uiltec per l’avvio di uno specifico tavolo di crisi per la vertenza Tirreno Power e la riattivazione del tavolo sulla crisi nel settore della produzione termoelettrica. Crisi nella quale, la vicenda Tirreno Power rappresenta solo il primo effetto in ordine temporale” aggiungono ancora  i sindacati.

“Crediamo sia giunto il momento che chi detiene la maggioranza della proprietà di Tirreno Power, comunichi a queste segreterie nazionali e alle istituzioni più in generale, le volontà che intendono mettere in campo per la salvaguardia di tutto il personale occupato”.

“Riteniamo che questo livello di interlocuzione sia assolutamente indispensabile, perché nelle vicende passate e future di Tirreno Power, gli azionisti hanno avuto e avranno responsabilità precise. Serve incontro urgente per affrontare i problemi sorti in questi anni e non risolti ma, soprattutto, per valutare le reali volontà circa i piani industriali che si intendono mettere in campo, utili a salvaguardare l’occupazione” concludono le segreterie nazionali Filctem Cgil, Flaei Cisl e Uiltec Uil.

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