L'idea

Savona, Battaglia punta alla riqualificazione di via Nizza grazie ai finanziamenti del Governo

In occasione della visita del deputato Chiara Braga si è parlato della legge sul contenimento del consumo di suolo

Savona. Riqualificare via Nizza grazie ai contributi finanziari previsti dal Governo. E’ una delle idee per il futuro di Savona della candidata del centrosinistra Cristina Battaglia. Ieri, in occasione della visita in città di Chiara Braga, deputata e responsabile Ambiente del Partito Democratico, sono stati affrontati i temi inerenti la riqualificazione urbana.

“Rigenerare le città significa riqualificare l’esistente, intervenire su quello che c’è e abbellire la città e rigenerarla dal punto di vista energetico ed edilizio. Credo che quella varata dal Governo (la legge sul contenimento del suolo pubblico, ndr) sia una norma che aiuterà molto i sindaci ad impostare lavoro legato appunto alla rigenerazione urbana che ormai è la linea da seguire. Non un nuovo consumo di suolo, ma riqualificare aree urbane che vanno necessariamente utilizzate per il bene della città” spiega Battaglia.

“Penso non solo al San Paolo che ormai è un’opera in fase di realizzazione, ma a via Nizza. Sappiamo esserci un piano del Governo, che è quello della riqualificazione delle periferie urbane, che molto utile ed è assolutamente un’occasione da cogliere. Peraltro è un progetto dedicato ai capoluoghi di provincia ed è una disponibilità finanziaria che intendo cogliere per la riqualificazione di via Nizza” spiega la candidata sindaco.

“C’è una crisi fortissima in edilizia e sono stati persi negli ultimi anni moltissimi posti di lavoro. Interventi di riqualificazione urbana ma anche di edilizia diffusa sono occasioni per ricreare opportunità di lavoro in questo settore” conclude Battaglia.

“E’ una legge che si dà l’obiettivo di contenere il consumo di nuovo suolo per edificazioni e soprattutto di spingere ed investire nella riqualificazione dell’esistente” spiega Chiara Braga.

“Abbiamo un patrimonio edilizio costruito in un’epoca in cui le tecniche erano spesso inefficienti dal punto di vista energetico e sismico. I bisogni dell’abitare oggi devono rispondere a delle altre esigenze e da questo punto di vista le norme che abbiamo approvato con la legge sul contenimento del consumo di suolo e riuso del suolo edificato danno ai comuni degli strumenti effettivi per intervenire nella trasformazione delle proprie città” prosegue il deputato del Pd.

“Il piano casa credo che appartenga ad un’epoca passata, quella in cui si pensava di far cassa sacrificando il territorio e mettendo a repentaglio, in alcuni casi, anche la salvaguardia di un bene fondamentale come il suolo. Oggi c’è bisogno di studiare anche dei meccanismi incentivanti anche per il recupero dell’esistente avendo però cura anche la tutela di un territorio fragile come quello ligure” conclude Braga.

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