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Savona 2016, “Italia Unica” sostiene Ilaria Caprioglio: “Il Pd non merita di governare la città”

Alessandro Garassini: "C'è bisogno di rinnovamento e di certo non può arrivare dal centro-sinistra"

Savona 2016, inaugurato il point elettorale di Ilaria Caprioglio

Savona. Domenica alle 11 il coordinatore nazionale di “Italia Unica” Lelio Alfonso sarà al Club Nautico nella vecchia Darsena di Savona per incontrare i componenti della lista civica che sostiene la candidatura a sindaco di Ilaria Caprioglio, il candidato sindaco e chi avrà interesse ad avvicinarsi alle proposte di “Italia Unica”.

L’appoggio del partito politico di Corrado Passera all’aspirante primo cittadino del centro-destra nasce da un “ragionamento sul merito”, come spiega l’ex presidente della Provincia (e dal 2014 membro della direzione nazionale di “Italia Unica”) Alessandro Garassini: “A Savona c’è bisogno di rinnovamento e di certo questo non può arrivare dalla candidata del centro-sinistra Cristina Battaglia. Sono da tempo molto critico con il partito democratico. A livello nazionale il Pd/Pdn ha realizzato una riforma della Costituzione che è scandalosa (ed io e ‘Italia Unica’ ci faremo promotori di comitati per il no alla riforma così come concepita), ha elaborato una legge elettorale che è anche peggiore del Porcellum, è acriticamente favorevole al Ttip (l’accordo per il libero commercio con gli Stati Uniti) che è molto discutibile e potenzialmente dannosissimo per l’Italia e l’Europa. Guardando agli interessi savonesi, ha promosso una riforma della portualità dai contenuti molto censurabili”.

“L’azione politica del Pd nazionale potrebbe essere commentata con lo stessa frase utilizzata dalla rivista ‘Rolling Stone’ all’uscita dello LP Self Portrait di Bob Dylan: ‘What’s this shit?’. A livello regionale, pur governando per dieci anni senza soluzione di continuità, non si è neppure avveduta di ciò che stava accadendo in Carige, ha gestito la sanità pubblica in un modo che grida vendetta a Dio, nulla ha fatto per por mano al dissesto idrogeologico del territorio. E questo solo per porre l’accento sugli aspetti più rilevanti.”

cristina battaglia

A livello locale le cose non vanno diversamente: “Mi rifaccio alla valutazione di Cristina Battaglia che ha preso le distanze dal modo in cui il Pd ha gestito finora Savona, tanto che all’indomani della sua candidatura ha subito messo le mani avanti dicendo di non avere intenzione di inserire in lista praticamente nessun amministratore uscente. Questa scelta, però, porta a chiedersi cosa abbia fatto all’interno del Pd negli ultimi 15 anni se non si sentiva rappresentata da chi amministrava la città”.

A parte questo fatto, “viene da chiedersi dove stia il rinnovamento tanto propugnato da Battaglia se poi quest’ultima si allea con Zunino, Ruggeri e Berruti (cioè coloro che ella stessa afferma aver ridotto la città in questo stato di degrado) e ne segue il modello. Scegliere Battaglia, quindi, non vuol dire cambiare le cose. Insomma, il modello di Pd a livello locale non funziona e ad affermarlo è il suo stesso candidato sindaco. Nonostante questa affermazione, però, Battaglia continua a propugnare gli stessi modelli di governo”.

Per questo motivo, Garassini e “Italia Unica” puntano sul candidato del centro-destra: “Ho stima di Giancarlo Frumento e di tanti amici e colleghi candidati in diverse liste – spiega ancora Garassini –da Biale alla Susini o alla segretaria del Pd Pasquali. E’ noto che io non sia un uomo di destra, ma credo che per portare un reale cambiamento in città occorra sostenere Ilaria Caprioglio. Il Pd non ha un progetto per la città, che da centro post-industriale ora deve trovare la propria identità”.

“Un Pd che ha archiviato il progetto del filobus (che il Cipe aveva definito il migliore d’Italia); che non riesce a comprendere e sviluppare le vere, grandi potenzialità del polo universitario; che ha subito, senza contrastarla, l’accorpamento delle port-authority (unica voce fuori dal coro Anna Giacobbe) facendo perdere autonomia alla più grande azienda della città e senza proporre alcuna possibile alternativa (ad esempio la costituzione di una Port Authority unica Savona-Imperia con potenziamento del polo croceristico e realizzazione di un’area per rinfuse solide e liquide del comparto alimentare)”.

Savina Palacrociere

Per l’ex numero uno di Palazzo Nervi, il futuro di Savona si gioca su alcuni elementi fondamentali: “Negli ultimi anni la città ha tentato di ‘reinventarsi’ passando dall’essere un centro di produzione ad un centro con un’inclinazione turistica. Se questo è l’orientamento, allora occorre elaborare un piano regolatore comunale (oggi Puc) che permetta di spingere in questa direzione. Un esempio pratico: l’area di Zinola, che deve essere riqualificata con finalità turistico-ricettive e idealmente collegata al Priamar per far sì che Savona non rappresenti un corpo estraneo all’interno della terza provincia per presenze turistiche d’Italia ma ne divenga il capoluogo sostanziale”.

“Visto che il vecchio assetto economico della città è crollato – nota ancora Garassini – occorre puntare sui nuovi asset, cioè il porto (che è stato ‘soffiato’ con la riforma Delrio) e il campus universitario (che secondo noi potrebbe avere un’attività di respiro molto più ampio rispetto ad ora). E’ necessario creare le condizioni sociali e strutturali per favorire l’occupazione, in attuazione dell’art. 1 comma 1 della Carta Costituzionale”.

Per Garassini non c’è alcuna dicotomia nel sostenere Caprioglio: “Il premier Renzi, dando vita all’asse con Alfano e Verdini che prefigura il partito della Nazione, ha rotto gli steccati tentando di far venir meno il modello bipolare e di democrazia dell’alternanza che dovrebbe caratterizzare i paesi a democrazia evoluta. Le alleanze, quindi, sono libere nel merito dei temi. Io ho grande stima per i militanti del Pd, donne e uomini di grande passione e in buona fede che rappresentano la parte sana del partito. Come lo sono quasi tutti i militanti dei partiti, quelli che si impegnano gratuitamente e con amore per gli ideali in cui credono. Ma il partito di Renzi è un cancro per il paese e il Pd di Savona non merita di governare la città”.

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