Liguria. “La Giunta faccia chiarezza sul futuro di Casa Liguria”. A chiederlo è il consigliere regionale del Pd Pippo Rossetti, dopo le notizie di stampa sulla chiusura dell’ufficio di Bruxelles e il conseguente avviso di manifestazione di interesse pubblicato poche settimane fa.
“Secondo alcune indiscrezioni giornalistiche – spiega Rossetti – l’avviso pubblico sarebbe, in realtà, un espediente per affidare il servizio a uno studio legale già identificato. E quindi ci piacerebbe saperne di più. Vorremmo sapere anche con quale criterio si sia deciso di affidare una funzione di programmazione e progettazione europea internazionale, come quella che aveva Casa Liguria (capace in tre anni di aggiudicarsi 60 progetti europei che hanno fruttato 200 milioni di contributi) a studi legali, società/assicurazioni tra avvocati o Rti ad hoc”.
Rossetti chiede anche “se risulta essere vero che sarebbe già stato identificato lo studio legale vincitore per questa gara da 170 mila euro, con un bando pubblicato il 22 aprile con scadenza il 9 maggio. Non sarebbe stato più opportuno- sottolinea il consigliere del Pd – indire una gara europea internazionale come avvenne nel 2013?”.
Anche perché, prosegue Rossetti, “il governatore Toti ha scritto che è intenzione della Giunta riportare Casa Liguria sotto il controllo diretto della Regione, utilizzando le sue forze, le sue professionalità e valorizzando i suoi dipendenti e dirigenti. Eppure – conclude l’esponente del Partito Democratico – non risultano atti interni alla Regione che consentano di sostenere che Casa Liguria rientrerà sotto il controllo dell’Ente, non ci sono delibere né riscontri nei processi di riorganizzazione. Per tutte queste ragioni vorremmo che il presidente Toti chiarisse questa vicenda”.