Scelta sbagliata

Permessi, Melis scrive a Viale: “Grave la norma anti-frazionamento. Regione e Asl2 tornino sui propri passi”

Il riferimento è alla recente circolare dell’Asl che ha cancellato la possibilità di frazionare a ore o a mezza giornata i permessi

medici ospedale

Savona. “Regione e Asl 2 tornino sui propri passi e riammettano l’uso frazionato dei permessi per i dipendenti”. Lo chiede Andrea Melis, portavoce del MoVimento 5 Stelle in Regione, con una lettera urgente inviata questa mattina all’assessore regionale alla sanità Viale e al direttore dell’Asl savonese Eugenio Porfido.

Il riferimento è alla recente circolare dell’Asl savonese, che ha cancellato, a partire dal primo maggio, la possibilità di frazionare a ore o a mezza giornata i permessi previsti dalla legge 104/92, in quella che il portavoce M5S giudica un “fatto grave e un’interpretazione restrittiva solo del comparto sanità”.

“La comunicazione dell’Asl 2 – scrive Melis – mette in seria difficoltà il già complesso equilibrio lavoro-famiglia, complesso per tutti, ancor di più per coloro che hanno parenti con disabilità, dando altresì pochissimo tempo per studiare soluzioni alternative a chi già aveva pianificato cosa fare e come farlo, frazionando i permessi”.

Melis punta il dito su un problema di metodo, oltreché di merito.
“Stupisce che Asl 2 non abbia, a quanto ci risulta, avviato un percorso preventivo di valutazione per identificare un approccio compatibile con la legge, che non esclude affatto la frazionabilità dei permessi, e con i contratti collettivi, su tutti quello ARAN”.

In conclusione, il portavoce pentastellato invita l’assessore Viale a “sanare quanto prima questa interpretazione di Asl 2 ed evitare che simili iniziative si estendano anche alle altre Asl liguri, creando gravi disagi alla vita privata e familiare dei lavoratori e col rischio concreto di gettare la sanità regionale nel caos”.

Vuoi leggere IVG.it senza pubblicità?
Diventa un nostro sostenitore!



Sostienici!


Oppure disabilita l'Adblock per continuare a leggere le nostre notizie.