In bilico

Oltre un milione di voucher in tre mesi: in Liguria il lavoro è sempre più precario

Sono il 51.2 per cento in più rispetto al 2015

Voucher

Liguria. E’ pari a un milione e 27 mila e 794 il numero di i voucher venduti ed utilizzati nel primo trimestre dell’anno nella nostra Regione. Sono il 51.2 per cento in più rispetto al 2015. Il dato è stato reso noto durante il convegno “I voucher: nuova frontiera di precarietà” organizzato dalla Cgil. Numeri importanti, che raccontano come nella nostra Regione il lavoro sia sempre più precario.

“I voucher sono lavoro precario e lavoro povero senza diritti – denuncia il segretario generale Cgil Liguria Federico Vesigna – Perciò la Cgil sta portando avanti una raccolta firme a livello nazionale per un referendum abrogativo sui voucher insieme a una proposta di legge per istituire la Carta universale dei diritti dei lavoratori”.

In Liguria, gli ultimi dati Inps disponibili (riferiti al 2015) rilevano in 48 mila e 333 i lavoratori impiegati con i voucher, in crescita del 52,7 per cento sul 2014 per una media annua di 11 mila occupati. I maggiori percettori sono i giovani tra i 20 e i 24 anni (18,44 per cento) e comunque il 37,6 per cento dei voucher riscossi ha riguardato gli under 30.

Il settore dove i voucher sono maggiormente usati è quello delle cosiddette “altre attività” (manifatturiero e le pubbliche amministrazioni) che valgono il 34,1% del totale dei buoni riscossi e crescono di ben il 143,7 per cento sul 2014, seguite dal commercio (22,3%), dal turismo (19,8 per cento) e dai servizi (13,5 per cento).

“Il voucher rappresenta un progressivo processo di erosione del perimetro del lavoro contrattualizzato – sintetizza il segretario generale della Camera del Lavoro di Genova Ivano Bosco – La Cgil ha un’altra idea di Paese e vuole usare tutti gli strumenti democratici a disposizione per provare a cambiarne la politica sul lavoro. Il fine della Carta dei Diritti Universali è rinnovare il lavoro tutelandone la qualità ed i diritti. La Carta non è una piattaforma sindacale, è una proposta di legge per riconoscere ad ogni lavoratore indipendentemente dal contratto gli stessi diritti e le stesse tutele”.

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