Loano. Renato Gotti, Andrea Calcagno, Angelo Zunino, Francesco Ravotti, Agnese Aicardi, Paolo Guerra, Bruno Richero, Francesco Munì e Luca Orso. Sono questi i membri del nuovo consiglio direttivo di “Amici del Carmo”, l’associazione no-profit che si prefigge l’obiettivo di far rivivere le tradizioni tipiche del monte che sovrasta il territorio di Loano e Pietra, conservare la baita-rifugio che si trova sulla sommità del monte e, ovviamente, preservare e valorizzare l’ambiente naturale circostante.
Rinnovato il consiglio, resta ora da nominare i vertici associativi. Ciò avverrà in occasione della riunione prevista per lunedì prossimo: in quella sede verranno scelti, tra gli altri, il nuovo presidente e il nuovo vice presidente.
Con i suoi mille e 389 metri il monte Carmo protegge Loano dai gelidi venti del nord. La vetta ha rappresentato nei secoli scorsi una fonte di sostentamento di parte della popolazione loanese: gli agricoltori, partendo dalla piazza della frazione Verzi, si recavano lungo il sentiero comunale verso le sue falde per il taglio del fieno e per la ricerca di carbone e di legna.
All’ombra del monte sono nate diverse associazioni dilettantistiche: nel 1950 l’associazione escursionistica “Stella Alpina” aderente alla Federazione Escursionistica Italiana; nei primi del 1960 il centro turistico giovanile “Gruppo Monte Carmo”; nel 1966 l’associazione “Amici del Carmo” che si è occupata della costruzione della “Baita Amici del Carmo”; nel 1971 la sezione loanese del Club Alpino Italiano; nel 2008 l’Associazione Maremontana;
Agli inizi del secolo scorso, sulla parete rocciosa dello scoglio denominato “Rocca d’Avio”, è stata attrezzata una delle prime palestre di roccia della Liguria, molto frequentata da appassionati ed atleti. Inoltre, sulla vetta del Monte Carmo sono state issate due croci: la prima il 18 giugno 1950 a ricordo dell’Anno Santo (fu poi abbattuta da una bufera di neve nel 1952); la seconda il 5 settembre 1966 a ricordo del Concilio Vaticano II.
Dal 1966 al 1968, nell’immediata vicinanza della vetta, a cura degli “Amici del Carmo” è stata costruita la “Baita Rifugio” inaugurata il primo settembre 1968 dall’allora ministro degli interni Paolo Emilio Taviani. Infine, sui sentieri del Carmo sono state e vengono tuttora organizzate corse di montagna; la marcia a squadre “Stella Alpina”, la “Loaneseide” e la “Maremontana” che si svolge ininterrottamente dall’anno 2008.
L’associazione “Amici del Carmo” si è data da fare sotto molti punti di vista. Oltre alle attività relative al mantenimento della baita, lo scorso anno ha organizzato diverse manifestazioni: il 2 giugno la tradizionale “Festa del Fiore” e la commemorazione del 65° anniversario della posa della prima croce; il 18 luglio insieme con il gruppo Alpini di Loano si è tenuta la cerimonia per ricordare la collaborazione prestata dagli Alpini Loanesi nel lontano 1965 per il trasporto a spalle, in vetta, della croce; il 6 settembre: è stato celebrato il 50^ anniversario della posa dell’attuale croce; il 14 settembre si è tenuta la festa “Dell’esaltazione della Santa Croce” e il 50^ anniversario della benedizione, con la partecipazione del vescovo di Sanremo.