Dati alla mano

“L’Allerta meteo non scatta ad ogni pioggia”: l’Arpal replica alle critiche da social

Dall'Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure una spiegazione sui criteri di diramazione degli allerta meteo

Liguria. L’Allerta meteo-idrologica non scatta ad ogni pioggia. La precisazione arriva direttamente dall’Arpal che, prendendo le mosse da alcuni commenti comparsi ieri sui social network, ha scelto di fornire alcune informazioni sul criterio attraverso il quale vengono diramati gli stati di allerta.

“‘Ha piovuto più oggi che nelle ultime quattro allerte meteo messe insieme’: questo è uno dei messaggi comparsi ieri su un famoso social network. Al di là dell’inesattezza (le ultime quattro allerte meteo messe insieme hanno visto cadere molta più
pioggia di ieri), è vero che in passato sono state diramate allerte – e ci saranno in futuro – con meno acqua. Ma c’è modo e modo per aprire un rubinetto, e non è solo la quantità complessiva di acqua fuoriuscita a far scattare l’allerta, che non va diramata ad ogni precipitazione, ma in previsione di determinati effetti al suolo” spiegano da Arpal.

“La giornata di ieri è stata caratterizzata da piogge diffuse su quasi tutte le zone, con intensità al più moderata e un unico temporale forte che ha interessato il centro della regione. Lo scroscio più intenso è stato di 37,2 mm fra le 18.30 e le 19.30 ad Alpicella, sopra Varazze, e le cumulate finali sono state solo localmente molto elevate, con poche centraline oltre i 100 mm/24 ore (ossia 100 litri d’acqua per metro quadrato di superficie). Per quanto noto, gli effetti non sono andati oltre le estese pozzanghere lungo le strade, e al suolo non si sono avute criticità. Infatti i bacini della Liguria hanno risposto soltanto nella zona della massima intensità (il Sansobbia e il Polcevera al confine fra le province di Genova e Savona), restando peraltro abbondantemente al di sotto del primo livello di guardia” si legge nella nota.

“Due gli elementi che hanno contribuito ad evitare effetti al suolo ‘da allerta’: la previsione della pioggia, che indicava con relativa certezza intervalli di alcune ore fra una precipitazione e l’altra (come si vede dal pluviometro di Alpicella, i momenti relativamente più intensi sono stati separati da nove ore); ma anche le condizioni di saturazione del suolo, inizialmente prossime allo zero (come si vede nella
figura sottostante, che rappresenta la situazione in Liguria alle ore 20 di martedì 10 maggio). Il terreno ha avuto modo di assorbire l’acqua caduta dal cielo, senza restituirla subito in superficie” aggiungono dall’Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente Ligure.

“Dopo le piogge, si presenta uno scenario sensibilmente diverso nella mappa di bagnamento del suolo alle 2 di giovedì notte: la zona maggiormente interessata dalle piogge è diventata completamente satura (in blu). Con questa situazione e previsioni di analoghe precipitazioni sulle zone già bagnate, sarebbe verosimile arrivare all’emanazione di un’allerta, che non è legata solo alla quantità di acqua caduta
dal cielo, ma anche all’intervallo di tempo in cui cade e agli effetti che comporta al suolo” concludono da Arpal Liguria.

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