Sciopero

I dipendenti pubblici scendono in piazza: “Meno soldi e meno personale, servizi a rischio” fotogallery

I sindacati: "Situazione di grave sofferenza, necessario un cambio di rotta che tuteli il pubblico impiego"

Savona. Rinnovo del contratto, turn over, ingresso dei privati, ma anche precarietà e carenza di organico. Le ragioni del lavoro dei servizi pubblici, dalla sanità, alla scuola, alla sicurezza, sono scese in piazza oggi per lo sciopero degli “statali”. A Savona, come nel resto della regione, il corteo del pubblico impiego ha visto sfilare tutte le diverse categorie del “pubblico”: insegnanti, vigili del fuoco, lavoratori della pubblica amministrazione, della sanità e delle forze dell’ordine.

Alle 10:00 è scattato il presidio davanti alla Prefettura nell’ambito della protesta dei sindacati di categoria: “Ci sono situazioni di grave difficoltà per i lavoratori della sanità dove i continui tagli mettono a rischio servizi e reparti, e poi il Comune di Savona o altri enti pubblici con molti lavoratori verso la pensione da un lato e il blocco assunzioni dall’altro, senza alcun ricambio. Le carenze nella pubblica amministrazione sono visibili anche in Tribunale a Savona, dove la cronica mancanza di personale che rende difficile erogare un servizio di qualità” afferma Giancarlo Bellini della Cgil savonese.

Il pubblico impiego sta soffrendo e oggi siamo qui per manifestare il diritto al lavoro e garantire servizi pubblici efficienti: spesso i dipendenti pubblici sono impossibilitati a farlo per poco organico e mancanza di risorse. Da tempo aspettiamo anche un adeguamento salariale adeguato nell’ambito di un rinnovo del contratto che manca ormai da troppo tempo” aggiunge Domenico Mafera della Cisl.

Per il segretario generale della Uil Fpl savonese Alessandro Enrico: “Il settore della sanità pubblica e degli enti pubblici è di seria difficoltà e dal Governo devono arrivare proposte se vogliamo continuare a garantire i servizi ai cittadini. I lavoratori pubblici in questi anni hanno già subito decurtazioni di stipendio o altro, con un continuo dimensionamento delle risorse nei singoli settori. Ora basta, sindacati e lavoratori vogliono risposte e azioni”.

Lo sciopero, a causa dell’elevata adesione, ha determinato in molti settori disservizi e difficoltà. In generale, si registra con soddisfazione che la percentuale degli aderenti allo sciopero è stata mediamente intorno al 50%, con alcune realtà, in particolare nel settore sanità, dove si sono registrate percentuali di adesione superiori anche al 60-65%, come al San Martino e alla Asl 2 Savonese o all’Agenzia delle Entrate.

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