Focus

Garlenda, in sala consiliare un seminario sulla corretta raccolta dei rifiuti

Sarà presente Enzo Favoino, esperto scientifico a livello internazionale di “strategia verso rifiuti zero”

raccolta differenziata

Garlenda. Un seminario pubblico sulla corretta raccolta dei rifuti. E’ quello promosso dal Comune di Garlenda insieme al coordinamento ligure “Gestione Corretta Rifiuti”, “Celle in Movimento” e “Zero Waste Italy” e col patrocinio della Provincia di Savona e che si terrà oggi dalle 16 alle 19 nella sala consigliare del comune.

“La Liguria – spiegano gli organizzatori – è una delle regioni più arretrate nella gestione dei rifiuti, con alte tariffe, solo 32 per cento medio di raccolta differenziata, elevata quantità di rifiuti indifferenziati residui smaltiti in discarica, assenza di impianti di compostaggio della frazione organica, pochissimi impianti di riciclo, inesistenza di impianti di separazione a freddo di materia”.

“Entro il 31 marzo 2016, in base alla legge regionale n 20/2015, tutti i Comuni liguri non ancora in regola dovevano predisporre e presentare il piano per l’aumento della raccolta differenziata e del riciclo, alla Regione e alla Provincia, indicando i sistemi di raccolta delle frazioni riciclabili, per raggiungere percentuali di riciclaggio, almeno del 45 per cento al 2016 e del 65 per cento al 2020. In provincia di Savona, ci sono ancora circa 15 comuni che non hanno inviato il piano”.

Nel seminario “Esperienze a confronto su raccolta differenziata rifiuti”, rivolto a sindaci, assessori con delega ai rifiuti, consiglieri, uffici ambiente, società di gestione raccolta rifiuti, cittadini, alcune amministrazioni virtuose racconteranno come hanno raggiunto con il metodo porta a porta buoni risultati con l’aiuto dei cittadini, superando le difficoltà dovute a turismo e scarsa propensione alla separazione.

Sarà presente Enzo Favoino, esperto scientifico a livello internazionale di “strategia verso rifiuti zero”, molto attento alla situazione ligure, che lavora dal 1993 per proporre in Italia e in Europa le migliori pratiche per un’economia circolare.

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