Che sorpresa

Discarica a cielo aperto nel bosco, un carcarese trova una Olivetti d’epoca da 2000 euro

Il raro esemplare risale ai primi anni del secolo scorso

olivetti m20

Carcare. Se c’è un sintomo di inciviltà è quello delle discariche a cielo aperto: luoghi che dovrebbero essere riservati alla natura e che invece, per la pigrizia e la maleducazione di pochi, si trasformano in cumuli di immondizia, a volte maleodoranti, spesso pericolosi ed inquinanti.

Eppure anche in un cumulo di immondizia, a volte, può celarsi una sorpresa, un dono. Lo ha sperimentato in questi giorni un signore di Carcare (che chiede l’anonimato), che durante una passeggiata nei boschi valbormidesi, alla ricerca di relax e di contatto con la natura, si è imbattuto in un ritrovamento quantomeno singolare.

A raccontarlo è Ned Taubl, portavoce del Gruppo Antipolitico Savonese: “Si è trovato di fronte ad un immensa discarica a cielo aperto, proprio di fronte all’Hotel City a Cairo Montenotte, e subito la sua attenzione è caduta su un oggetto particolare”. L’uomo lo osserva, lo prende e lo porta a casa: è una macchina da scrivere della Olivetti, con stampigliato il nome “M20”.

L’oggetto a prima vista non ha valore, ma soltanto fascino: nient’altro che una vecchissima macchina da scrivere. Basta qualche controllo, però, per scoprire che quella M20 in realtà è un autentico pezzo d’epoca: “Si tratta di una delle macchine da scrivere più antiche – rivela Taubl – con rotelle in ottone e pianale integrato in legno. Risalendo ai numeri di matrice, risulta essere tra le prime prodotte dallo storico stabilimento di Ivrea“.

Di quel tipo di M20, incautamente buttato da qualche ignaro “svuotacantine”, ne risultano prodotti all’epoca solamente 81mila pezzi: successivamente il processo costruttivo fu modificato, rimpiazzando l’ottone delle rotelle con materiali piu economici quali la plastica, ed eliminando il caratteristico pianale in legno. “Da una prima valutazione pare che l’oggetto possa valere circa 2000 euro – spiega Taubl – su Ebay abbiamo visto esemplari di M20 con numeri di serie successivi a quella ritrovata ad un prezzo che si aggira intorno ai 1500 euro”.

Un autentico pezzo di storia italiana degli inizi della rivoluzione industriale, letteralmente riemerso da qualche polverosa soffitta e “sbocciato” in cima a un cumulo di spazzatura senza valore. Per la gioia del fortunato carcarese, che ora potrà decidere se tenerla per impreziosire la propria abitazione o se venderla in cambio di un bel gruzzolo. E poi dicono che passeggiare nella natura non fa bene…

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