Niente lieto fine

Cucciolo di capriolo ferito sulle alture di Quiliano: soccorsi inutili

L'Enpa rinnova l'appello a non toccare i cuccioli e continua ad invocare un intervento della Regione per il soccorso della fauna selvatica

cucciolo capriolo
Foto d'archivio

Quiliano. Ennesima operazione dei volontari della Protezione Animali savonese per soccorrere un giovane capriolo gravemente ferito. Si trattava di un piccolo di poche settimane, ferito gravemente alla bocca, segnalato da alcuni residenti di Roviasca, sulle alture di Quiliano.

I volontari lo hanno raccolto nel bosco ma le sue condizioni erano talmente gravi che è morto durante il viaggio verso lo studio veterinario. E’ possibile che sia stato colpito da un maschio adulto, in natura succede, per impedire alla madre di allattarlo e farla andare più rapidamente in calore.

“L’enea ribadisce l’appello di non toccare piccoli di capriolo, daino e lepre rannicchiati tra l’erba, perché non sono abbandonati ma la madre si trova nelle vicinanze a pascolare e poi torna a riprenderli; diverso è il caso di soggetti feriti o in difficoltà in zone urbane ma anche in questi casi Enpa chiede di non prendere iniziative prima di consultarsi con i propri volontari che, esclusivamente e limitatamente ad animali selvatici, rispondono dalle 9 alle 19 di ogni giorno al numero 345 635 0596” dicono dall’associazione.

“Nel frattempo continuiamo ad inviare raccomandate alla giunta regionale Toti (assessore competente Stefano Mai) per ricordare l’obbligo legale della Regione Liguria del soccorso della fauna selvatica ferita ed in difficoltà e sollecitarne l’urgente organizzazione” concludono da Enpa Savona.

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