Pratica contestata

Borgio Verezzi, abuso d’ufficio: archiviazione per l’assessore Marco Coriolano

comune borgio - sala consiglio

Borgio Verezzi. Archiviazione per l’assessore comunale di Borgio Verezzi Marco Coriolano nei confronti del quale era aperto un fascicolo di indagine per abuso d’ufficio in merito al SUA – Strumento Urbanistico Attuativo – votato dal Comune nel corso del 2013.

Marco Coriolano, uno degli esponenti della maggioranza che ha rotto con il sindaco Dacquino, è candidato nella lista “Insieme per Borgio Verezzi” che candida sindaco Sonia Garofalo.

Nel mirino degli organi inquirenti era finito un conflitto di interesse da parte di Coriolano in una pratica nella quale era stata “allargata” lo spazio di vendita della casa ereditata dalla zia in piazza Marconi, con una convenzione con il privato per la quale l’area di vendita passava da 12 mq a 14 mq, mentre il negozio di famiglia vicino è rimasto invece di proprietà della madre.

A Coriolano era stato contestato il suo voto favorevole alla pratica urbanistico-edilizia, che secondo la Procura favoriva il privato. “Non è vero che ho votato a favore, ho partecipato solo alle deduzioni e osservazioni, ma chiaramente non ho preso parte al voto – dice l’assessore di Borgio Verezzi -. Credo che questa indagine nasca dal nulla, in quanto le azioni di vendita fanno riferimento a scritture private del 2006, prima che entrassi in Consiglio nel 2011: la pratica riguardava un aspetto tecnico di poco conto anche perché la proprietà sempre rimasta così com’è”.

Coriolano, quindi, non avrebbe favorito la proprietaria dell’immobile commerciale in piazza Marconi che avrebbe potuto ottenere attraverso una permuta un locale più grande nell’ambito dell’accordo con il soggetto privato.

“Oltre al fatto che la mia presenza non ha influenzato la votazione e l’approvazione della pratica, da un punto di vista tecnico il trasferimento dell’indice dell’unità abitativa non cambiava nella sostanza tutta l’operazione. Ero convinto e fiducioso dell’archiviazione dell’indagine” conclude Coriolano.

Per il giudice Fiorenza Giorgi non ci sono agli atti i presupposti per mandare a giudizio l’assessore comunale di Borgio Verezzi, candidato per le prossime elezioni comunali: il voto di Coriolano sulla pratica del SUA sarebbe stato assolutamente ininfluente in quanto sarebbe stata approvato in ogni caso.

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