Fauna selvatica

Altri caprioli soccorsi dall’Enpa, volontari disperati: “Nessuno ci aiuta”

capriolo soccorso

Savona. E’ stato ritrovato da un agente delle Guardia di Finanza, lungo la strada per il semaforo di Capo Noli, un cucciolo di capriolo in difficoltà; accertata l’assenza della madre nelle vicinanze, è stato recuperato dai volontari della Protezione Animali savonese: nello stesso giorno, su segnalazione di un automobilista, hanno soccorso un cucciolo di capriolo che si trovava lungo la strada Nazionale del Piemonte tra gli abitati di Montemoro e Maschio del comune di Savona.

E poco dopo la Guardia Forestale, su segnalazione di una guida biker, in una zona impervia in località Colla del comune di Finale Ligure, avvertiva la Protezione Animali della presenza di un cucciolo di capriolo ferito alla bocca: poco prima dell’arrivo dei volontari Enpa il piccolo è però fuggito, riunendosi ad un gruppo di adulti che si stavano rapidamente allontanando.

L’Enpa ribadisce l’appello a non toccare piccoli di capriolo, daino e lepre rannicchiati tra l’erba, perché non sono abbandonati ma la madre si trova nelle vicinanze a pascolare e poi torna a riprenderli; diversa è la situazione dei soggetti feriti o in difficoltà in zone urbane ma anche in questi casi Enpa chiede di non prendere iniziative prima di consultarsi con i propri volontari che, esclusivamente e limitatamente ad animali selvatici, rispondono dalle 9 alle 19 di ogni giorno al numero 345 635 0596.

L’associazione ricorda che “la responsabilità della presenza in Liguria di caprioli, daini e cinghiali è dei cacciatori, che li hanno liberati negli anni 80 per farli aumentare e cacciarli; e che hanno ottenuto una legge regionale che li esonera dal recuperare i feriti e consegnarli ad un veterinario, mentre la giunta regionale Toti (assessore competente Stefano Mai) non adempie al suo obbligo legale di soccorrere la fauna selvatica ferita ed in difficoltà”.

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