Albenga. E’ rottura totale tra il Partito Democratico di Albenga e Liliane Plumeri, l’ormai ex consigliere di maggioranza che nelle scorse settimane ha annunciato la propria uscita da Pd e la rinuncia alle sue deleghe.
Durante l’assemblea del parlamentino ingauno tenutasi ieri è andato in scena l’ultimo atto del “divorzio”, con la costituzione di un nuovo gruppo di minoranza costituito proprio da Plumeri e dall’ex vice sindaco Massimiliano Nucera.
L’uscita di Plumeri dal Pd e dalla maggioranza del sindaco Giorgio Cangiano ha anticipato di qualche giorno le dimissioni dell’assessore (anche lui del Pd) Franco Papalia, da mesi affetto da gravi problemi di salute.
Nei giorni scorsi, alcuni maligni hanno sostenuto che Papalia sia stato costretto a dimettersi. Ieri sera l’assessore Mariangelo Vio ha voluto mettere i proverbiali “puntini sulle I” e spiegare nel dettaglio come sono andate le cose.
“Tutti quanti sappiamo cosa significhi per Franco Papalia la politica – ha esordito l’ex sindaco di Albenga – L’ha fatta per tutta la vita e tutti conoscono quale sia il suo attaccamento al Pd e le battaglia che ha combattuto nel partito. Di recente Franco è stato duramente colpito dalla vita, ma è rimasto sempre lucido e proprio la sua lucidità gli ha consentito di discutere con i compagni del suo partito di quella che è la vita politica di Albenga nonostante i suoi problemi. Non ha mai perso una battuta di quello che succedeva in consiglio comunale e nella città”.
“Il fatto che ora qualcuno venga a dire che Franco Papalia è stato obbligato a dimettersi è un’offesa alla sua intelligenza che non posso accettare. Franco ha fatto una scelta ponderata e lucida. E’ stato un atto di responsabilità da vero dirigente di un partito. E’ vergognoso strumentalizzare questo atto”.
Le dimissioni non sono state facili: “Franco è stato molto combattuto a questo proposito. Da una parte c’era il fatto di essere stato eletto per supportare il sindaco e la maggioranza e dall’altra il fatto di non sapere quando sarebbe rientrato al lavoro e l’intenzione di non sottrarre il seggio che gli elettori hanno consegnato al Pd”.
A far decidere Papalia è stato il cosiddetto “affaire Plumeri”, scoppiato proprio in consiglio comunale: “Il consigliere ha letto un documento in cui spiegava le ragioni dietro alla sua decisione di dimettersi. Ma tutti conosciamo la verità vera: Plumeri è uscita dal Pd perché una pratica che il Partito ha adottato e votato andava a toccare persone a lei vicine. I cittadini devono saperlo. Franco Papalia ha capito che qualcosa si stava muovendo nello scenario politico di Albenga e stava per agire di conseguenza”.
“La sua decisione è stata bloccata da una visita di Plumeri a Papalia. In quell’occasione il consigliere ha detto a Franco che lei avrebbe sempre sostenuto la maggioranza. Il giorno dopo è uscita la notizia della costituzione del nuovo gruppo col passaggio del consigliere di maggioranza in un nuovo gruppo. A punto Papalia ha deciso di procedere”.
Vio ha poi fatto una breve disamina matematica: “Alle elezioni Liliane Plumeri ha preso 207 preferenze tra le fila del Pd. Spesso le preferenze sono portate dalle conoscenze personali, ma il fatto di essere è candidati in un partito porta qualcosa in più. Facciamo l’ipotesi che le preferenze di Plumeri siano tutte sue: se questi fossero andati alla lista di Nucera (che ha preso 1.299 voti) quei voti gli avrebbero permesso di prendere un consigliere comunale. Il Pd ha presto 3.783 voti. Tolti quelli della Plumeri, il Pd avrebbe sempre preso otto consiglieri. Da questo emerge un fatto elementare. Quel seggio non appartiene a Plumeri, ma al Pd”.
Insomma, secondo Vio e il Pd, Liliane Plumeri sta occupando (ancora oggi, dopo la sua uscita dal partito) un posto non suo. Da qui l’invito: “Consigliera, si dimetta e restituisca il seggio”.
Il discorso di Vio ha dato il “la” a parte del pubblico presente in sala, che ha inneggiato un vero e proprio coro di “Vergogna” e “Dimettiti”.
Durissimo anche il giudizio del Pd ingauno, che oggi commenta: “Durante il consiglio comunale di ieri abbiamo avuto la riprova della mala fede del consigliere Plumeri. Dopo aver cercato di convincere il consigliere Papalia a non dimettersi perché lei sarebbe stata fedele alla maggioranza, ieri la consigliera non solo si è schierata tra i banchi della minoranza (arrivando ad astenersi sul bilancio che pure aveva condiviso fino alla domenica prima) ma non ha saputo nemmeno rispondere delle scelte fatte”.
“Il comportamento fraudolento tenuto nei confronti di Franco Papalia è stato vergognoso, così come è stato scandaloso l’atteggiamento nei confronti del sindaco e del Pd. Il seggio appartiene chiaramente al Partito Democratico come dimostrano i voti presi dalla consigliera che nulla incidono sulla quantificazione dei seggi. Per questo motivo chiediamo formalmente a Plumeri di dimettersi e di lasciare il maltolto al gruppo che l’ha fatta eleggere. E glielo ricorderemo ad ogni consiglio comunale, anche perché pensiamo che non sia degno rimanere silente ancora per tre anni tra i banchi di questa importante aula”.
Sempre ieri sera, Vio si è chiesto cosa accomuni i due esponenti del nuovo gruppo di minoranza Plumeri e Nucera: “Mi chiedo quali siano le linee politiche che hanno unito gli esponenti di due esperienze elettorali così diverse. Immagino che ci sia una scelta di campo fatta a monte rispetto alle idee e alla collocazione. Le ragioni che hanno portato a questa confluenza tra chi si è candidato sindaco contro Cangiano e chi fino all’altro giorno era seduto nei banchi a sostegno del sindaco Cangiano e per il quale e sulle cui idee ha fatto la campagna elettorale sfruggono alla mia comprensione”