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Albenga, l’ordine degli avvocati chiede la riapertura dell’ufficio del giudice di pace

"E' necessario garantire l'efficienza della giustizia anche in base al principio della cosiddetta giustizia di prossimità"

giudice di pace

Albenga. L’ufficio del giudice di pace di Albenga deve riaprire. A chiederlo è il consiglio dell’ordine degli avvocati di Savona, che “con provvedimento del 6 maggio 2016 ha deliberato di richiedere alle istituzioni politiche, nazionali e locali, nonché alle autorità amministrative , la riapertura immediata dell’ufficio.

“La legge numero 57 del 28 aprile 2016 riguardante la ‘Delega al Governo per la riforma organica della magistratura onoraria e altre disposizioni sui giudici di pace’ comporterà un rilevante aumento della competenza del nuovo giudice onorario di pace (Gop) che, pertanto, sarà investito di numerosi procedimenti sino ad oggi di competenza del tribunale”.

Nel settore civile verrà attribuito il trattamento delle “cause in materia di condominio degli edifici; i procedimenti di volontaria giurisdizione in materia successoria e di comunione, connotati da minore complessità quanto all’attività istruttoria e decisoria; le cause in materia di diritti reali e di comunione connotate da minore complessità quanto all’attività istruttoria e decisoria; le cause relative a beni mobili di valore non superiore a 30 mila euro; le cause di risarcimento del danno prodotto dalla circolazione di veicoli e di natanti di valore non superiore a 50 mila euro; altri procedimenti di volontaria giurisdizione connotati da minore complessità quanto all’attività istruttoria e decisoria; i procedimenti di espropriazione mobiliare presso il debitore e di espropriazione di cose del debitore che sono in possesso di terzi (cosiddette esecuzioni mobiliari)”.

Nel settore penale il giudice di pace potrà trattare tra l’altro “i procedimenti per i reati, consumati o tentati, previsti dagli articoli 612, primo e secondo comma, salvo che sussistano altre circostanze aggravanti, 626 e 651 del codice penale, nonché per le contravvenzioni previste dagli articoli 727 e 727-bis del codice penale e per quelle previste dall’articolo 6 della legge 30 aprile 1962, n. 283”.

“Tali complessive competenze denotano una attribuzione per molti versi superiore a quelle già di competenza del vecchio pretore. Il nuovo giudice di pace onorario è direttamente coordinato dal (e sottoposto al controllo del) presidente del tribunale”.

Gli avvocati savonesi ritengono che sia “assolutamente indispensabile garantire che l’efficiente amministrazione della giustizia sia salvaguardata anche attraverso misure organizzative tali da consentire un razionale svolgimento delle funzioni giurisdizionali ed in base al principio della cosiddetta giustizia di prossimità. In tale prospettiva appare necessario garantire la presenza di un presidio di giustizia che, anche per la sua ubicazione strategica in ambito territoriale e in considerazione della presenza del palazzo di giustizia già precedentemente adibito a sede della sezione distaccata di Albenga del tribunale di Savona e del giudice di pace di Albenga, consentirebbe di elidere gli altrimenti inevitabili problemi organizzativi correlati alla necessità di reperire spazi adeguati per lo svolgimento delle udienze e per l’adempimento delle attività di cancelleria”.

“Appare di primaria importanza nel circondario del tribunale di Savona garantire, secondo un principio di efficienza e nell’ambito di un coordinamento sinergico delle risorse, il superamento della singolarità dei centri di offerta del servizio nella modalità sopra indicate anche in considerazione della permanenza del carico di lavoro proveniente dal comprensorio già del giudice di pace di Albenga e della criticità (quanto a spazi e a struttura) dell’unico ufficio del giudice di pace in Savona”.

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