Polemica

Albenga, Fondazione Oddi: nuovo scontro in Consiglio su bando di gara

Ciangherotti polemico: "Solo una scritturina privata, altra occasione persa dal sindaco Cangiano"

eraldo ciangherotti

Albenga. “L’amministrazione del sindaco Cangiano non intende, per ora, riprendere la gestione diretta del polo museale ne direttamente attraverso la Fondazione Oddi e neppure attraverso soggetto terzo affidatario scelto con procedura ad evidenza pubblica. Con il risultato che la Fondazione Oddi, pur avendo per statuto, come primaria finalità, la gestione, promozione, valorizzazione e sviluppo dei musei civici, da quando è stata legalmente riconosciuta oltre un anno fa, continua a funzionare soltanto per elargire finanziamenti pubblici ad associazioni private, bypassando le norme sulla trasparenza e sulla pubblicità delle gare di lavori, servizi e forniture disciplinate dal Codice dei Contratti e degli Appalti pubblici”. Lo afferma il consigliere comunale di opposizione Eraldo Ciangherotti, che torna all’attacco del Comune ingauno.

“Ieri sera, in Consiglio comunale, infatti, in risposta alla mia mozione con cui sollecitavo da mesi una gara pubblica per la gestione dei musei, non essendo in vigore una convenzione della Fondazione Oddi con soggetti terzi, è stato presentato in esclusiva dalla giunta comunale il “nuovo” codice di appalto albenganese: la scritturina privata. Un documento “pubblico” tra Presidente della Fondazione Oddi Carlo Basso e soggetto terzo, redatto e sottoscritto il 22 aprile 2016, ben tre mesi dopo la presentazione della mia mozione in Consiglio comunale, protocollata a gennaio scorso, proprio per chiedere come mai la Fondazione Oddi, la cui personalità giuridica è stata legalmente riconosciuta nel giugno 2015, elargisse compensi per la gestione del Polo museale ingauno (museo navale romano oepsitato a palazzo peloso cepolla e museo archeologico) senza una convenzione in atto” spiga ancora l’esponente della minoranza.

“Davamo per scontato che il sindaco Cangiano avrebbe recepito il nostro invito ad andare a gara pubblica per la gestione del servizio, come prevedono le norme vigenti. E invece no. Ieri sera, in Consiglio comunale, dopo le roccambolesche accuse del Partito democratico sulle pregresse situazioni debitorie della Fondazione, come se il settore cultura- spettacolo dovesse fare attivi di bilancio e come se anche noi non avessimo trovato debiti al nostro insediamento nel 2010 ereditati dalla passata gestione Tabbò, l’intera maggioranza con il sindaco Cangiano in testa ha bocciato la mia mozione, mettendo agli atti del Consiglio una sanatoria del Presidente della Fondazione Oddi Carlo Basso, con cui vengono riconosciuti i debiti pregressi e i futuri compensi omnicomprensivi per la gestione del polo museale ingauno: 13.197 euro per i debiti al 31 marzo 2014, 101.643 euro per i debiti del 2015 e, dal 1 settembre 2015 al 31 dicembre 2016, un compenso a terzi pari a 6133 euro al mese per un totale di cento mila euro. Il tutto sancito con una semplice scrittura privata, per altro pure retroattiva. Quando si dice la finanza creativa…” conclude Ciangherotti.

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