Futuro

Treni regionali, quattro in lizza. Pasa (Fiom): “Gara decisiva per la Bombardier”

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Vado L. Saranno quattro le aziende, tra cui la Bombardier di Vado Ligure, in gara per la costruzione dei treni regionali che verrà definitivamente aggiudicata entro il mese di giugno da parte di Trenitalia.

“Gara e quindi investimento importantissimo per il Paese perché atteso da moltissimi anni e soprattutto opportunità unica per  le aziende del settore” afferma il segretario provinciale della Fiom savonese Andrea Pasa.

“A Vado Ligure da oltre cento anni esiste uno stabilimento, oggi Bombardier che progetta, sviluppa e produce materiale rotabile, capace negli ultimi anni di crisi del settore, per assenza di investimenti da parte del Paese Italia a seguire e consegnare nei tempi ai diversi clienti  contemporaneamente ben cinque tipologie di prodotto e produzione (produzione treni merci , revamping delle carrozze, carrelli per lo Zefiro 1000, locomotive E464 e lo sviluppo del treno Omneo) dimostrando al gruppo Bombardier e soprattutto ai clienti, in primis Trenitalia, la propria affidabilità e flessibilità anche in momenti molto difficili per il settore”.

“La gara che sarà affidata prima dell’estate per la produzione di treni regionali è fondamentale per l’esistenza futura dello stabilimento di Vado Ligure, dove oggi lavorano più di 600 dipendenti diretti e oltre 400  legati alle attività dell’indotto: il prodotto “offerto” da Bombardier per questa gara è  il treno Omneo a potenza distribuita con caratteristiche tecniche molto innovative e una straordinaria  capacità di trasportare i passeggeri” aggiunge ancora il segretario Fiom.

“L’attenzione su questa vicenda deve essere massima da parte delle istituzioni locali e da quelle nazionali con l’obbiettivo di mantenere i circa 1000 posti di lavoro e uno stabilimento  strategico per l’intera economia della Provincia di Savona”.

“L’aggiudicazione di questa gara è l’unica possibilità che darebbe prospettive future al sito di vado ligure, senza questa il rischio è quello di un immediato ridimensionamento dei livelli occupazionali e la successiva messa in discussione dell’esistenza stessa dello stabilimento”.

“Lanciamo come Fiom di Savona l’ennesimo grido di allarme alla “politica” locale e nazionale perché la vertenza Bombardier continui ad essere una delle situazioni più difficili e complesse per l’intero territorio che non si può permettere di perdere altre centinaia di posti di lavoro. Posti di lavoro di qualità e di altissimo valore aggiunto necessari all’intera comunità savonese che rischia contrariamente un continuo arretramento della grande industria con la diminuzione della ricchezza prodotta e quindi redistribuita” conclude Pasa.

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