L'intervento

Terroristi travestiti da ambulanti in spiaggia, ma la Fiba balneari rassicura i bagnanti

Gianmarco Oneglio:" L'ipotesi che i cosiddetti vu cumprà si trasformino in terroristi per tutti è frutto di pura fantasia"

bild spiagge

Savona. “Terrorismo pianificato sulle nostre spiagge!”. E’ il titolo di apertura del tedesco “Bild”, il tabloid tedesco che ha lanciato l’allarme sulle spiagge europee. Secondo il giornale, che cita i servizi segreti italiani in contatto con quelli tedeschi del Bnd, gli islamisti dell’Isis possono farsi esplodere sul bagnasciuga “travestiti da venditori ambulanti” di gelati o magliette. Obiettivi: le spiagge di Italia, Spagna e Francia del sud.

Ma dalle imprese del turismo balneare e più in particolare da Gianmarco Oneglio, membro della giunta regionale della Fiba Balneari collegata alla Confesercenti, arriva una rassicurazione: “Si tratta di uno scenario fantasioso e non ci sono riscontri che possano far pensare a progettualità di questo genere. Quella notizia danneggia la nostra categoria e l’immagine della cosiddetta “Blumen Riviera”.

Per gli imprenditori balneari “con questa notizia si cerca dunque di sconvolgere le abitudini dei turisti e tracciare una barriera psicologica e fisica fra i cittadini europei cristiani e gli immigrati”. L’ipotesi che i cosiddetti vu cumprà si trasformino in terroristi per tutta la categoria è frutto di pura fantasia.

A smentire quanto pubblicato sono anche gli 007 italiani che valutano la notizia come “destituita di fondamento” e sottolineano di non aver inviato alcuna informazione in merito alla possibilità che si verifichi l’ipotesi descritta dal quotidiano tedesco. E la Coldiretti ricorda anche che “non è comunque la prima volta che dalla Germania giungono notizie fasulle tendenti a screditare il nostro Paese, con ripercussioni pesanti sull’economia e sull’occupazione”.

Anzi, le associazioni di categoria dei balneari hanno sensibilizzato le forze dell’ordine ad un maggiore controllo per combattere il fenomeno degli ambulanti. “Questo si che andrebbe arginato una volta per tutte rafforzando la collaborazione con polizia locale, capitaneria di porto e guardia di finanza. Pure gli imprenditori balneari sono pronti a fare la loro parte e a reprimere le attività illegali”.

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