Liguria. “La visione del Rio Fegino ci ha mostrato come la situazione post incidente sia certamente ancora grave e quindi l’acqua sul fuoco gettata dalle autorità fosse assolutamente ingiustificata”.
Lo affermano i parlamentari del M5S Davide Crippa, Sergio Battelli, Matteo Mantero, Simone Valente, Andrea Cioffi e Carlo Martelli, e i consiglieri regionali pentastellati Alice Salvatore e Marco De Ferrari, che hanno oggi svolto delle ispezioni e delle visite sia presso la sede della Iplom sia nel punto in cui è avvenuto l’incidente con il riversamento del greggio che dal Rio Fegino è arrivato al torrente Polcevera e da lì fino al mare.
Presso il luogo dell’incidente i parlamentari hanno voluto visionare personalmente i danni provocati, sia osservando il petrolio arrivato al fiume, sia controllando le operazioni di bonifica in corso, riscontrando le evidenti tracce di greggio che si stanno drenando, sia percependo nell’aria un forte odore di idrocarburi.
“D’altro canto, il procuratore capo Francesco Cozzi lo ha appena detto: ‘Nella pipeline gestita dalla Iplom ci sono altre criticità’. Quindi eviteremmo di usare toni trionfalistici, come ha fatto il ministro Galletti” dicono i portavoce M5S che hanno incontrato cittadini del luogo, i quali hanno raccontato che alcune persone hanno avvertito anche dei malori nei primi giorni dello sversamento. Inoltre i cittadini hanno detto di non essere affatto rassicurati dalle parole delle istituzioni, anche perché “non si capisce quale sia l’entità del danno”.
“Noi abbiamo incontrato e ascoltato i cittadini – concludono i portavoce pentastellati – al contrario del ministro che ha fatto una visita lampo andando a ispezionare i luoghi in un lasso di tempo brevissimo. Come al solito le istituzioni si mostrano distaccate dai cittadini che invece chiedono di poter avere un rapporto diretto per far emergere le loro richieste e le loro proposte”.
