Savona. Uno sorride e porta a casa contento, l’altra non sorride e promette un esito migliore. Sono diametralmente opposte le reazioni di Marco Ravera (candidato sindaco di Rete a Sinistra) e Daniela Pongiglione (capogruppo della lista civica “Noi per Savona”) al sondaggio di IVG.it riguardante l’esito delle amministrative di giugno.
Ravera è riuscito a convincere il 6 per cento degli intervistati. Un dato interessante, specie se si tiene conto del fatto che l’annuncio della sua “discesa in campo” in prima persona è arrivato soltanto una decina di giorni fa. Ma c’è altro.
“Essere il più votato o comunque avere simpatie tra i giovani è un dato importante – fa notare l’esponente di sinistra – Specie perché è proprio dai giovani che bisogna partire per ricostruire la città. Dai ragazzi e non certo (e non solo) da quanti hanno già dato a Savona. Tra l’altro credo di essere il candidato sindaco più giovane e questo ha aiutato. Ma il 6 per cento deve essere un punto di partenza e non di arrivo”.
E la partenza vera e propria avverrà tra qualche giorno, quando ci sarà la presentazione della lista: “Ci saranno pochi esponenti di partito e molti esponenti della cosiddetta civiltà civile e indipendenti – anticipa Ravera – Rappresenteremo una parte molto ampio dell’alternativa di sinistra in una città che è medaglia d’oro della Resistenza e che ha forti tradizioni di sinistra. Riusciremo a pescare sia da una certa area del Movimento 5 Stelle e che in quella parte del Pd orfana della sinistra”.
Il vero e proprio elemento di novità, però, è un altro: “Con un vero e proprio atto di generosità, i consiglieri uscenti hanno deciso di non fare parte della lista. Quindi non ci sarà nessuno che è già stato in amministrazione. Questo per noi è un messaggio forte: vuol dire che ci sono ancora uomini e donne che fanno politica per passione e che possono anche rinunciare a candidarsi. Noi non vogliamo avere ambiguità di sorta: siamo una lista giovane, di sinistra ma con all’interno diverse sfumature. I nostri punti di forza sono questi”.
Molto meno soddisfatta del risultato del sondaggio è Daniela Pongiglione, secondo cui il 4 per cento ottenuto dalle proiezioni è tutt’altro che realistico: “Abbiamo ricevuto forti incoraggiamenti e sostegno da moltissimi gruppi e da esponenti della sinistra e del centro e da persone che in passato avevano appoggiato partiti di centro-destra”.
Del resto, non potrebbe essere altrimenti “in questo sfacelo dei partiti. Nelle primarie regionali e locali il Pd non ha fatto cenno ai problemi della città e, anzi, si è espresso in modo molto superficiale. L’esponente del centro-destra, invece, sui temi ambientali si lascia influenzare dal presidente Toti che di certo non è super partes”.
“Noi proponiamo un’alternativa credibile. Non siamo legati ai poteri forti né al potere centrale. Anzi, vista l’attività continuativa e seria che abbiamo cercato di fare in questi cinque anni di opposizione reale, i cittadini potranno darci una valutazione positiva”.
Il 4 per cento, quindi, è un dato che non corrisponde del tutto al vero risultato che prospetta la candidata di “Noi per Savona”: “E’ un discorso molto aleatorio, ma dai segnali che stiamo ricevendo dovremmo avere un altro risultato. Non so valutare la reale consistenza del gruppo di Rete a Sinistra. Quest’area dell’estrema sinistra, però, è molto frantumata e da parte loro stiamo ricevendo dei grossi appoggi”.
E il gruppo “Noi per Savona” rincara: “Vogliamo ribadire la nostra fiducia nell’intelligenza e nella memoria dei cittadini, che sanno bene chi siamo, perché sanno qual è stata la nostra azione in questi cinque anni. E sanno anche chi sono coloro che hanno governato la città e gli altri Enti locali in tutti questi anni, sotto qualunque bandiera si siano presentati, e che hanno favorito sempre gli stessi interessi, mai coincidenti con quelli della città. I cittadini conoscono, perché li vivono sulla propria pelle, i danni che il nostro territorio ha subito, e certo condividono la nostra volontà di restituire a Savona quel progetto di Città che manca da anni”.
“In questa fase di profonda crisi della politica, stupisce che non emerga la naturale attrattività di una lista autenticamente civica, come le attestazioni che quotidianamente riceviamo sembrerebbero invece confermare. Come già abbiamo dichiarato, comunque, per noi parlano i fatti, l’opposizione svolta in Consiglio comunale con costanza e serietà dal primo all’ultimo giorno, un’opposizione a cui purtroppo non molti tra i consiglieri formalmente “all’opposizione” hanno partecipato. Le parole, le lasciamo agli altri”.