Savona. La restituzione ai cittadini dei due milioni di euro di Tari pagati “in eccesso”, il ricalcolo degli importi delle cartelle non ancora evase da parte dei contribuenti e la revisione dei costi delle passate annualità.
Sono queste le richieste avanzate dai consiglieri di minoranza del Movimento 5 Stelle di Savona Milena Debenedetti e Andrea Delfino nella mozione urgente presentata alla maggioranza del sindaco Federico Berruti in occasione del consiglio comunale di questo pomeriggio.
La mozione fa seguito a quanto dichiarato ieri dall’assessore al bilancio Luca Martino: “L’amministratore– ricordano i pentastellati savonesi – ha dichiarato che per pareggiare i conti del bilancio preventivo ridurrà di due milioni i costi derivanti dal contratto di servizio con Ata, confidando che l’azienda manterrà inalterati sia i livelli qualitativi del servizio sia i livelli occupazionali”.
“Le tariffe della Tari vengono calcolate in modo che le entrate totali derivanti dal pagamento delle cartelle da parte dei cittadini coprano esattamente il 100 per cento del servizio senza ‘guadagni’ ulteriori. Di conseguenza, se il servizio costerà due milioni di euro in meno, i savonesi stanno pagando più Tari del dovuto”.
In altri termini: secondo Debenedetti e Delfino, se il Comune non può fare utile sulla Tari e per il prossimo anno l’assessore ha contemplato un possibile taglio di due milioni di euro sul gettito totale (che passerà dai 14 milioni del 2016 ai 12 milioni del 2017) evidentemente ora come ora le entrate totali derivanti dalla Tari coprono una cifra superiore alle necessità di bilancio.
“Inoltre – osservano ancora i consiglieri – se il servizio può essere svolto senza problemi nonostante un taglio pari a 2 milioni di euro, allora questa riduzione poteva e doveva essere applicata prima della determinazione delle tariffe, consentendo ai savonesi di risparmiare denaro in un periodo di profonda crisi economica”.
Alla luce di queste considerazioni, il Movimento 5 Stelle di Savona chiede al sindaco Federico Berruti “di avviare le procedure per la restituzione dell’eccedenza della Tari potenzialmente percepita indebitamente ai cittadini che hanno già proceduto al pagamento; di avviare le procedure per ricalcolare l’importo per i cittadini che non hanno ancora provveduto al pagamento”.
Ma non solo: i pentastellati vorrebbero che il primo cittadino procedesse anche ad una “dettagliata revisione e verifica dei costi effettivi del servizio di gestione rifiuti e spazzamento stradale per gli anni 2012, 2013, 2014, 2015, incrociando gli esiti della revisione con i corrispondenti piani finanziari su cui si è basata la determinazione della tassa sui rifiuti al fine di identificare eventuali responsabilità”.