Savona. Matteo Piccardi, 45 anni, assicuratore; Giovanna Arca, 48 anni, dioccupata; Milva Loredana Baldi, 54 anni, infermiera; Giorgio Cavallero, 58 anni, operaio; Giancarla Cerrato, 74 anni, pensionata; Giannantonio Chiavelli, 62 anni, avvocato; Maria Cristina De Marsico, 51 anni, artigiana; Nicolò Domeniconi, 29 anni, operaio; Antonio Episcopo, 61 anni, operaio; Vincenzo Facciolo, 70 anni, pensionato; Luisa Falciani, 62 anni, insegnante; Maurizio Ferrando, 58 anni, operaio; Mauro Gaggero, 60 anni, disoccupato; Marco Ganzerla, 54 anni, disoccupato; Kozeta Zhiti, 55 anni, avvocato; Matteo Lodola, 35 anni, operaio; Jacopo Molteni, 19 anni, studente; Bianca Parlanti, 73 anni, pensionata; Rosa Parlanti, 71 anni, casalinga; Pablo Luis Raimundez, 53 anni, disoccupato; Laura Sergi, 58 anni, giornalista; Aurelio Traversa, 60 anni, educatore; Ulderico Vergnano, 58 anni, disoccupato; Marco Vigna, 44 anni, tecnico chimico.
Sono questi i componenti della lista del Partito Comunista dei Lavoratori che sostiene la candidatura a sindaco di Giorgio Barisone. La presentazione ufficiale avverrà domani alle 9.30 in piazza Sisto IV.
La scelta di presentare gli aspiranti consiglieri comunali domani non è casuale: “Il Primo Maggio è la Festa dei Lavoratori, ma è anche e soprattutto un giorno di lotta, una lotta di classe, che vede contrapposti gli interessi di pochi capitalisti contro i destini della stragrande maggioranza dei lavoratori, dei pensionati, dei disoccupati, dei giovani, dei senza-casa”.
Quella di Barisone, quindi, sarà una “lista di lotta, una lista formata da operai, disoccupati, pensionati, giovani, donne che, al di là delle loro professioni, si sono uniti in questa battaglia per portare anche durante la campagna elettorale la denuncia di una situazione ormai insostenibile, soprattutto nella città di Savona, per quanto concerne lavoro, casa, salute e ambiente”.
E sugli intenti: “Il nostro programma è stato costruito con riunioni nei posti di lavoro, nei quartieri, nelle piazze della nostra città, sentendo quotidianamente le reali esigenze di chi vive nelle estreme difficoltà che questo sistema politico ha, ormai da anni, cementato sul territorio”.