I risultati delle elezioni Primarie di Savona forniscono alcuni interessanti spunti. Il confronto all’interno del centro sinistra savonese aveva implicazioni più ampie di quello che una frettolosa analisi potrebbe suggerire. Si sono confrontati due “mondi”, uno della sinistra tradizionale e l’altro più vicino a logiche di dialogo più dinamico con il mondo dei moderati, lo stesso che alle elezioni Europee garanti quel 10% di voti che condusse Renzi a percentuali che il centro sinistra non aveva mai raggiunto in passato nella storia dell’Italia Repubblicana.
I dati di alcuni seggi come Santa Rita, Valloria, Savona centro, dove la Battaglia si è affermata un po’ a sorpresa, sono spie di una certa mobilitazione di un elettorato che ha avvertito il significato politico, in gioco al di là dell’appartenenza più ristretta interna al Partito Democratico.
Ora la scommessa sarà per la Battaglia, quella di riuscire a formulare una proposta che mantenga il voto intercettato in queste elezioni Primarie, ampliandolo a fasce di un elettorato che come sempre in questi casi, è indispensabile per un’eventuale affermazione elettorale tutt’altro che scontata. Di fronte si troverà candidati del M5S che hanno iniziato con un piglio molto aggressivo la campagna o come nel caso del centro destra, ancora in attesa di individuazione.
Certamente questo dato delle Primarie del centro sinistra, all’interno degli equilibri sociali ed economici che fanno il tessuto di una città, porterà cambiamenti significativi, con mutamenti superiori all’evento stesso in quanto tale.